Dramma di Brescia, “malattia non c’entra”

Secondo i parenti di Marinella Pellegrini, sgozzata dal marito Paolo Piraccini, la donna voleva lasciare il compagno. Così è arrivata la tragedia.

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Dramma Brescia(red.) Sembra si stia configurando più come un femminicidio, seguito dal suicidio, il dramma che si è consumato nella serata di lunedì 1 febbraio al primo piano dell’appartamento in via Cefalonia a Brescia Due. Paolo Piraccini, 56 anni, gestore di un bar tabaccheria a Palazzolo sull’Oglio, aveva sgozzato con un coltello da cucina la moglie Marinella Pellegrini di 55 anni dopo una lite. Poi aveva rivelato al cognato di volersi togliere la vita e si è schiantato intorno alle 23 in auto contro un tir sull’autostrada A4 che aveva imboccato contromano. Dalle informazioni raccolte dagli inquirenti per ricostruire la tragedia, sembra che i rapporti tra i due coniugi fossero diventati più litigiosi a causa della malattia dell’uomo. Un paio di anni prima, infatti, gli era stato diagnosticato un tumore per il quale, però, sarebbe guarito dopo essere stato sottoposto a un intervento chirurgico.
Secondo quanto scrive il Giornale di Brescia, i parenti della donna nativa di Bagnolo Mella ritengono che la malattia non c’entri nulla. Marinella Pellegrini avrebbe notato l’atteggiamento più aggressivo e violento del compagno rispetto al resto degli anni di matrimonio e si sarebbe confrontata per scegliere cosa fare. Avrebbe avuto l’intenzione di lasciare il marito, tanto che sembra volesse aprire un conto corrente personale, escludendo il compagno. E la malattia? Secondo i parenti della donna, Piraccini era guarito da quella forma di malessere riscontrata dai medici, ma nonostante quello pensava di esserne ancora affetto. Così in due anni i litigi si sarebbero moltiplicati, maturando nella 55enne la volontà di lasciare il marito.
Una decisione che l’uomo avrebbe sempre rifiutato, cercando di rimediare in ogni modo perché non avrebbe mai voluto lasciarla andare. La situazione è andata avanti in questo senso fino all’1 febbraio quando l’ennesima e ultima lite è terminata in tragedia. Che poi è diventata doppia. Ma i parenti di Marinella non avrebbero dubbi sul fatto che si sia trattato di un dramma annunciato. Dal punto di vista giudiziario, il pubblico ministero di Brescia Roberta Amadeo ha deciso di non far eseguire le autopsie sui corpi dei due coniugi ricomposti all’obitorio dell’ospedale Civile di Brescia. Per l’uomo, che si è schiantato in autostrada, sarà disposto un esame tossicologico, mentre per la donna giovedì 4 febbraio sarà dato il nulla osta per la sepoltura. I funerali non sono ancora stati fissati.

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