Agnosine, cade e batte la testa: muore 75enne

Ha perso la vita così, lunedì pomeriggio a Binzago, Bruno Ghidinelli. L’uomo sarebbe inciampato mentre lavorava nel giardino di casa. Inutili i soccorsi.

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(red.) Il tonfo, la richiesta d’aiuto, la moglie che  è accorsa immediatamente e lo ha trovato per terra, raggomitolato, con il  sangue che gli usciva dalla testa.
E’ morto così Bruno Ghidinelli, 75 enne di Odolo. A trovarlo, riverso a terra, è stata appunto la moglie, Marilena Gallia che, raggiunta lunedì pomeriggio dai carabinieri di Sabbio Chiese, saliti fino in località Verzei (territorio montano di Agnosine, nel bresciano), per escludere il coinvolgimento di terze persone nell’incidente, ne hanno raccolto la drammatica testimonianza.
Ghidinelli, lunedì pomeriggio, aveva deciso di smaltire il pranzo dedicandosi a quella che, da pensionato, era la sua grande passione, ovvero la cura del giardino che si sviluppa attorno ad una casetta di legno da lui stesso costruita. Erano le 15,30. Qualche minuto prima Bruno aveva salutato due vicini che, non molto distante, stavano ripulendo il prato. Anche loro l’hanno sentito gridare, poi la caduta e dopo pochi secondi la voce allarmata della moglie che lo aveva trovato disteso a terra col capo insanguinato.
Bruno Ghidinelli abitava con la moglie Marilena in via Fratelli Scalvini, a Odolo. I due amavano trascorrere gran parte del loro tempo nella casetta di Verzei, raggiungibile dalla frazione di Binzago. Lunedì avevano pranzato col fratello di Marilena, Piero e con sua moglie, che possiedono una baita lì accanto.
Piero è stato il primi ad accorrere al richiamo della sorella e ad improvvisarsi soccorritore praticando un massaggio cardiaco. Poi la chiamata all’eliambulanza che è arrivata in pochi minuti, mentre dai Fondi di Agnosine sono arrivati i volontari dell’ambulanza e quelli del Soccorso Alpino, perché inizialmente non si capiva bene in quale punto della montagna fosse accaduto l’incidente. Da Sabbio Chiese sono partiti i carabinieri. Tutto però si è rivelato inutile. Al medico elitrasportato non è rimasto che dichiarare l’avvenuto decesso, suffragato da una visita del medico legale richiesta dal magistrato di turno.
Sembrerebbe chiara la dinamica dell’incidente: nell’affrontare una leggera discesa nel bosco, Bruno è inciampato ed ha picchiato la testa su una delle rocce sporgenti che ci sono lì attorno. Non è escluso che la perdita di equilibrio possa essere stata causata da un malore improvviso.
Dopo le procedure di rito, la salma del 75enne è stata ricomposta nell’abitazione di Odolo. A piangere Bruno, oltre alla moglie, l’unica figlia, Lorena, che abita a Botticino.

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