Covid e piano pandemico non aggiornato, “Noi Denunceremo” in procura

Il comitato parla di "menefreghismo delle istituzioni". E intanto il tema sollevato continua a far discutere.

(red.) Ha creato un vero e proprio caso, non mancando di provocare un coro di polemiche e attacchi all’indirizzo delle istituzioni politiche di ogni livello, la relazione del generale dell’Esercito Pier Paolo Lunelli, esperto dal punto di vista batteriologico, di cui ha dato notizia il Giornale di Brescia, sul fatto che l’Italia avrebbe potuto risparmiare 10 mila tra le 35 mila vittime da coronavirus se avesse costantemente aggiornato il piano antipandemico. Tanto che il comitato “Noi Denunceremo” riferito al territorio bergamasco più colpito dall’emergenza sanitaria, ma di cui fanno parte anche i familiari di diverse vittime bresciane, ha annunciato di voler depositare in procura una serie di elementi connessi a quella relazione di cui in queste ore intorno a venerdì 14 agosto si parla molto.

Il comitato, nelle parole riportate dallo stesso quotidiano bresciano, parla di “menefreghismo da parte delle autorità politiche italiane nel corso dell’ultimo decennio“. E chiedono “risposte urgenti sul perché siano state ignorate le direttive della Commissione Europea sulla preparazione di un piano pandemico”. Il quotidiano bresciano fa anche riferimento al fatto che l’Organizzazione Mondiale della Sanità e la Comunità Europea avevano chiesto ai Paesi di prepararsi nel caso di una possibile emergenza sanitaria e quindi anche all’Italia dove il piano è stato aggiornato solo al periodo fino al 2010.

A questa relazione del generale sulla mancata costanza nel preparare un piano in caso di emergenza ha risposto, commentando, il consigliere regionale bresciano della Lombardia per il Pd e capogruppo in commissione Sanità Gian Antonio Girelli sostenendo che anche all’ombra del Pirellone il piano pandemico non viene aggiornato dopo il 2010, ma critica anche il fatto che la Regione non avrebbe stilato un piano da seguire in caso di una seconda ondata di contagi.

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