Coronavirus, “Italia poco preparata: non aggiornato il piano pandemico”

Il generale dell'Esercito Pier Paolo Lunelli al Giornale di Brescia lancia critiche sulla gestione dell'emergenza.

(red.) Durante il periodo più drammatico della pandemia sanitaria da coronavirus, nel momento in cui soprattutto in Lombardia si contavano ogni giorno centinaia di vittime e nuovi casi positivi, ci si chiedeva come fare a fermare quello che è stato definito da più parti un vero e proprio tsunami. E a distanza di mesi, con la situazione tornata decisamente più tranquilla, si tessono le lodi, per esempio, di Stati come la Germania dove l’indice di mortalità è stato molto più basso rispetto a quello italiano. E il motivo non sarebbe legato solo alla maggiore potenzialità delle terapie intensive, ma della presenza di un vero e proprio piano organizzato.

Da questo punto di vista, dalle colonne del Giornale di Brescia emerge un report realizzato dal generale dell’Esercito Pier Paolo Lunelli che è stato comandante della Scuola per la difesa nucleare, batteriologica e chimica e ha aiutato a scrivere i protocolli contro le pandemie per alcuni Paesi, Italia compresa. E non esita nel dire che se l’Italia avesse tenuto aggiornato il proprio piano antipandemia si sarebbero potute salvare anche fino a 10 mila persone rispetto a quelle che invece hanno perso la vita a causa del Covid-19.

Il generale, interpellato dal quotidiano bresciano, sottolinea come il piano pandemico italiano non venga aggiornato da almeno dieci anni, quando invece avremmo potuto avere un documento utile sull’organizzazione centrale, regionale e locale. Proprio come in Germania e Svizzera. E avere un piano del genere significa capire in anticipo la reale disponibilità dei posti in terapia intensiva e dei dispositivi di protezione individuale per i sanitari. Per questo motivo il generale critica il Ministero della Salute per non aver aggiornato il piano e parla di una sottovalutazione del rischio pandemico. Tanto che, come sottolinea, già negli anni precedenti era emerso come l’Italia fosse poco preparata a un’emergenza del genere.

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