Salò, cena per celebrare fascismo diventa un caso

Lunedì con centinaia di commensali si sono "festeggiati" i 97 anni dalla marcia su Roma e i cento dei Fasci italiani di combattimento. Sdegno dall'Anpi.

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(red.) La cena si è svolta all’inizio della settimana e in queste ore intorno a sabato 2 novembre è scoppiato il caso. Perché non è una cena come tutte le altre quella organizzata lunedì 28 ottobre a Salò, nel bresciano. Come dà notizia il Giornale di Brescia riportando diverse reazioni, c’erano centinaia di commensali (anche qualche sindaco e assessore) tra ritratti del Duce, fasci littori e saluti romani. Si volevano festeggiare i 100 anni dalla nascita dei “Fasci Italiani di Combattimento” e anche i 97 dalla marcia su Roma del 28 ottobre 1922. E persino sulla torta consumata a fine pasto c’era il simbolo di un fascista.

L’appuntamento è stato organizzato dal Movimento Salodiano Indipendente-Associazione Catarsi e gli stessi componenti dicono di aver fatto tutto in modo trasparente e nulla sottobanco. Per questo motivo sono state numerose le reazioni sdegnate, a partire dall’associazione nazionale dei partigiani del Medio Garda. “La misura è colma. Fino a quando rimaneva una piccola cena privata tra nostalgici del manganello e dell’olio di ricino si poteva tollerare. Ora che diventa un raduno con centinaia di persone, anche oltre provincia, con l’ostentazione di simboli e slogan del partito fascista, siamo di fronte a una manifestazione inaccettabile anche se svolta in un ristorante”.

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