Anas, comunità islamica locale lo condanna

A Vobarno nessun musulmano difende il giovane, comparso nella lista dei 122 aspiranti jihadisti. E il fratello rischia di non avere la cittadinanza.

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Anas(red.) La notizia sulla presenza del nome di Anas El Abboubi tra i 122 aspiranti jihadisti, inclusi nell’elenco di 22 mila presunti militanti dell’Isis e reso noto da Sky News, ha creato scalpore a Vobarno, nel bresciano. Il 21enne, infatti, di cui la famiglia vive nel paese valsabbino, è nato a Marrakech, ma cresciuto lungo le rive del Chiese. Lui è uno dei due che hanno abitato in Italia e tra gli iscritti per la domanda di ingresso al sedicente Stato Islamico. L’esperienza religiosa di Anas si era formata proprio nel centro islamico di Vobarno dove aveva iniziato a studiare il Corano. Ma poi aveva deciso di prendere una strada diversa, quella del terrore. Nel giugno del 2013 era stato arrestato nell’ambito di un’operazione della Digos di Brescia con l’accusa di addestramento a fini di terrorismo. In particolare, si è anche accertato che facesse diversi sopralluoghi virtuali su alcuni punti di Brescia, dalla caserma Goito alla stazione ferroviaria, dal Crystal Palace al cavalcavia Kennedy.
Il tribunale del Riesame, però, lo aveva scarcerato e la Cassazione aveva rigettato il ricorso della procura contro la sentenza di liberazione. Nel settembre dello stesso anno era poi andato verso la Siria da dove non si hanno più notizie di lui. Almeno fino all’iscrizione tra i 122 aspiranti terroristi. La comunità islamica del Garda e Valsabbia cerca di smarcarsi dal giovane. Nessuna parola di difesa, ma semmai di condanna da parte dei militanti dell’associazione. Una situazione che, però, rischia di avere degli strascichi sulla famiglia di Anas. Il fratello, infatti, che risiede a Vobarno con i genitori, si è visto negare la cittadinanza italiana. Probabilmente per i legami con il parente scappato in Siria. Ma l’avvocato ha deciso di presentare ricorso al Tar del Lazio contro il respingimento del documento. “E’ un bravo ragazzo e uno studente modello” dice il legale.

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