Terrorismo, Brescia sorvegliata “speciale”

(red.) La città di Brescia e provincia viene tenuta controllata dall’intelligence antiterrorismo per quanto riguarda i centri islamici. Il motivo riguarda il presunto arrivo di alcuni predicatori estremisti nelle diverse sedi per una sorta di vere e proprie lezioni con cui incitare i fedeli più integrati. L’allarme è riportato da Bresciaoggi che cita fonti delle forze dell’ordine e rilanciato anche venerdì 12 febbraio da un’inchiesta de Il Foglio. Il quotidiano bresciano affronta la situazione di Castegnato dove è presente un’associazione islamica come ne esistono di diverse in tutta la provincia. Ma sarebbe stata rilevata anche la presenza di una moschea abusiva alle porte del paese, non riconosciuta dal Pgt che indica la zona come a destinazione artigianale.
All’interno, secondo l’intelligence, vivrebbe e dormirebbe l’imam pachistano Sharaf, mentre gli adepti islamici negano che all’interno si facciano preghiere. Le forze dell’ordine che monitorano la situazione, però, ritengono che anche a Brescia ci sia il fenomeno del proselitismo wahabita a favore dell’Isis. In pratica, ci sarebbero alcune associazioni regolari e integrate in tutto il Bresciano che non vorrebbero avere niente a che fare con gli islamisti radicali. Al contrario, alcuni li ospiterebbero per “entusiasmare i fedeli” con le loro teorie a favore del sedicente Stato islamico. Gli occhi sono puntati, tra gli altri, sulla moschea dei Tabligh Eddawa dove è passato l’ex imam di Zingonia Hafiz Muhammad Zulkifal.