Carcere Verziano, “situazione esplosiva”

Giovedì 22 ottobre due tentativi di suicidio da parte di donne con problemi psichici. Fp Cgil: "basta mandare questi soggetti, istituto a rischio".

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Verziano(red.) Dopo il tentato suicidio di una detenuta all’alba di giovedì ottobre nel carcere femminile di Verziano a Brescia, nella tarda serata un’altra donna, con problemi di tossicodipendenza e psichiatrici, ci ha provato infilando la testa in un borsa di plastica, inalando gas e tagliandosi i polsi. La vicenda è riportata dalla segreteria generale della Fp Cgil di Brescia e dalla polizia penitenziaria. Solo il tempestivo intervento degli stessi agenti ha scongiurato il peggio. Accompagnata d’urgenza in infermeria, le sono state prestate le cure del caso. “Dopo le varie e quotidiane risse tra detenute, vari e tanti atti di autolesionismo, adesso si è passati ai tentativi di suicidio – si legge in una nota del sindacato.- La situazione è divenuta davvero critica ed esplosiva. Alcuni detenuti assegnati dal provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria al carcere di Verziano soffrono di gravi disturbi psichici e tossicodipendenza, ponendo comportamenti violenti tra ristretti che sfociano spesso in risse costringendo la Polizia a continui interventi per ripristinare l’ordine, la disciplina e la sicurezza.
Ci risulta che per questi soggetti, con particolari problemi, sarebbe stato chiesto dall’Amministrazione Penitenziaria, già in estate, un intervento specifico al Cps di Brescia che ad oggi non ha intrapreso alcuna iniziativa. Purtroppo, in questo panorama poco edificante per ciò che riguarda l’aspetto della rieducazione e del reinserimento – continua la nota – chi ne soffre maggiormente è il personale di Polizia penitenziaria, soprattutto quello femminile, che si trova a gestire situazioni di gravi criticità e in emergenza, vista la carenza di personale. Anche mettendo in repentaglio la propria sicurezza e incolumità dal momento che si ha a che fare con soggetti affetti da gravi patologie, anche contagiose. Abbiamo la netta sensazione che l’originaria vocazione trattamentale e il regime aperto del carcere di Verziano sia ad una svolta, visto che numerosi detenuti con problemi psichiatrici, che potrebbero essere anche di incompatibilità al regime carcerario, stanno mettendo a serio rischio l’ordine e la disciplina, se non la stessa sicurezza dell’istituto. Quello di Verziano è da sempre definito un carcere ‘tranquillo’, sia per il regime penitenziario, sia per la tipologia di detenuti assegnati.
Purtroppo, negli ultimi mesi arrivano da altri carceri della Lombardia soggetti particolarmente esagitati e difficili da gestire, che compromettono la ‘serenità’ della vita del carcere. Soggetti che necessitano interventi sanitari 24 ore su 24, cosa che a Verziano non può avvenire, dal momento che i medici sono presenti per 12 ore, dalle 8 alle 20. Rimaniamo perplessi sul mancato intervento del Cps di Brescia nei confronti di quei soggetti che sono stati segnalati e che necessitano di essere seguiti e magari risultare incompatibili con il regime carcerario o quantomeno scontare la pena in strutture adeguate dove la presenza dei medici è costante. Chiediamo che l’Amministrazione Penitenziaria regionale non assegni soggetti con particolari problemi psichiatrici e di adattamento alla vita carceraria a Verziano – conclude la nota del sindacato – che possano compromettere seriamente l’ordine, la sicurezza e la disciplina, ma di assegnarli in strutture attrezzate, idonee e specifiche, prima che si possa consumare una tragedia irreversibile”.

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