Cocoricò, “Riapritelo. Parlo ai ragazzi”

Giampietro Ghidini, padre di Emanuele morto a 16 anni nel 2013 gettandosi nel Chiese dopo una pasticca di Lsd, si offre. Florida: battaglia persa.

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Ghidini(red.) Riaprire la discoteca “Cocoricò” di Riccione. La richiesta arriva dal bresciano Giampietro Ghidini, padre di Emanuele che morì a 16 anni nel 2013 gettandosi nel Chiese a Gavardo, proprio dopo aver preso una pasticca di Lsd. Per questo motivo ha reso pubblica sulla pagina Facebook della fondazione “Pesciolino rosso”, creata dopo la morte del figlio, una lettera con una proposta alla Questura di Rimini. In pratica, durante la serata, spegnere la musica per 20 minuti e informare i ragazzi sui rischi dello sballo. Giampietro Ghidini sottolinea il fatto che il figlio Emanuele non si trovasse in una discoteca, ma in una casa privata. E i giovani di oggi, come dice, puntano sulla droga come unica fonte di divertimento.
E a sensibilizzare i clienti della discoteca di Riccione potrebbe essere proprio lui. “Mi rendo disponibile ogni sera a parlare con i ragazzi – scrive Ghidini su Facebook.- Facciamo questa prova, potremmo avere testimonianze ‘forti’ di giovani e adulti che mi affiancherebbero in questa missione”. Dall’altra parte, dopo la chiusura del “Cocoricò”, è intervenuta nel dibattito anche la bresciana “Florida” di Ghedi. Come dice il titolare nelle dichiarazioni riportate dal Corriere della Sera, il locale spende 1.000 euro per ogni sera nella sicurezza tra ambulanze e squadre di soccorso. Spesso sono proprio le persone incaricate ad aiutare chi beve troppo o segnalare chi assume droghe.
Ma quelle pesanti, secondo il gestore del “Florida”, sarebbero meno usate rispetto al passato, mentre si punta su quelle sintetiche ed ectasy. Secondo lui una proposta nello stile di Giampietro Ghidini sarebbe inutile, perché “ormai combattere il disagio giovanile è una battaglia persa”. La discoteca bresciana chiede più poteri per perquisire i clienti e avere la possibilità di lasciare fuori un molesto senza che chiami i carabinieri. Definisce poi “ridicola” la chiusura del “Cocoricò” perché si cambierà discoteca e se chiudono tutte si punterà sui rave party.

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