Beccalossi, “Genitori non coprano i figli”

L'assessore regionale difende l'operato dei Carabinieri e attacca chi difende i propri figli seppur beccati in flagranza di reato.

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Regione Lombardia: Terzi, Beccalossi e Bordonali: difesa suolo e sostenibilità(red.) “Ero convinta che la cultura del ‘lasciar perdere’ e del ‘mio figlio non c’entra’ tipica di una certa sinistra radical chic degli anni Settanta fosse ormai un ricordo lontano. Purtroppo mi sbagliavo, dato che perfino di fronte all’intervento delle forze dell’ordine certi genitori sono capaci di giustificare sempre e comunque i propri ragazzi. Cosa sarà mai uno ‘spinello’ o qualche ‘bicchiere di troppo’?
Che problema c’è per qualche bottiglia rotta e per i rumori notturni che disturbano il sonno dei cittadini? Un atteggiamento, quello di queste madri e questi padri, per me sconcertante e inaccettabile”. Viviana Beccalossi, assessore regionale al Territorio e dirigente di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, commenta così la notizia delle polemiche seguite all’operazione dei Carabinieri di Brescia nella centralissima piazza Tebaldo, che ha portato a tre denunce e al fermo di cinquantacinque ragazzi, di cui venti minorenni. “E’ incredibile – continua Viviana Beccalossi – che da certa gente anche le più elementari regole di convivenza ed educazione siano calpestate e che certi comportamenti vadano ‘coperti’ solo perché il proprio figlio è tra i protagonisti.
Da madre, prima ancora che da rappresentate delle istituzioni, condanno duramente questa mentalità per la quale i ‘colpevoli’ sono sempre gli altri: cattive frequentazioni, professori e oggi addirittura i Carabinieri che si sono ‘permessi’ di fare il proprio dovere”. “Agli uomini delle forze dell’ordine –conclude Viviana Beccalossi – va il mio plauso e un incitamento perché continuino ad agire nell’interesse dei cittadini bresciani. Ai portatori di questa ‘cultura’, quella del sei politico di quando si era studenti e poi delle proteste contro il voto in condotta dei tempi più recenti, dico che lo ‘scaricabarile’ e la cronica insofferenza per le regole sono atteggiamenti pericolosi, per non dire vergognosi “.

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