Peroni sospesa da FI: «provvedimento illegittimo»

L'ex assessore regionale puntualizza la propria posizione e si toglie anche qualche sassolino dalla scarpa.

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(red.) Margherita Peroni, ex assessore regionale ed esponente di primo piano di Forza Italia a Brescia è stata sospesa dal partito dopo le sue dichiarazioni critiche sulla linea tenuta dalle segreterie provinciale e lombarda.
Le scorse settimane l’ex-assessore regionale, e ormai ex-vicesegretario provinciale, aveva aspramente contestato la scelta degli Azzurri di costituire una lista unica con il Pd per le elezioni in Broletto. Peroni aveva anche scelto di raccogliere firme per una lista civica. La sospensione è stata firmata da Loris Verdini.
Peroni, però, non incassa in silenzio il provvedimento e, con una nota, ha voluto puntualizzare la propria posizione e togliersi pure qualche sassolino dalla scarpa.
Di seguito riportiamo integralmente il comunicato dell’ex assessore in merito alla lettera di sospensione da Fi.

«I Partiti, anche il mio Partito, si fondano su valori, programmi e regole.Per quanto riguarda i valori ed i programmi ho chiesto ripetutamente ed inutilmente alla dirigenza del partito di permettere un confronto interno che non si è mai voluto fare .
Il coordinamento provinciale è stato convocato solo il giorno successivo alla sottoscrizione definitiva dell’accordo con il PD, quando cioè la decisione era stata presa e non si poteva più cambiare. A cosa serve dissentire quando la scelta è fatta?
I nomi dei candidati di F.I. li abbiamo letti sui giornali perchè al Coordinamento Provinciale non sono stati comunicati. Ho chiesto che gli amministratori di F.I. e i simpatizzanti fossero ascoltati e che si esplicitassero i criteri per la scelta delle candidature. Come si è pensato di coinvolgerli? Inviando loro una lettera in cui si dice come devono votare. Più che una sollecitazione, mi sembra una provocazione..
Aggiungo che in un listone di 16 persone , F.I. è presente con 2 soli nomi ed un terzo civico che non mi risulta, fino a prova contraria, intenda aderire al Partito. Una rappresentanza mortificante anche da un punto di vista numerico.
Ho sostenuto la lista civica “Comuni in Provincia” per offrire a molti nostri amministratori , che per loro pubblica dichiarazione non sarebbero andati a votare, la possibilità di scegliere tra un listone che si basa solo sulla distribuzione dei 16 posti ed una lista nata spontaneamente ed in pochi giorni tra amministratori di tutta la provincia.
Non ho quindi sottratto consensi al Partito, ma ho contribuito ad offrire una possibilità di scelta ed a favorire una maggior partecipazione al voto. Se chi ha sottoscritto l’accordo per il listone è così sicuro della bontà dell’operazione, perché si preoccupa tanto? ” Stia sereno”!
Infine affronto il tema delle regole. Ho chiesto il rispetto delle regole ed intendo per prima rispettarle. La sospensione, che è stata voluta dal Coordinatore provinciale Alessandro Mattinzoli e dalla Coordinatrice regionale Mariastella Gelmini, è illegittima cioè non ha efficacia.
Lo statuto prevede che ci siano dei Probi viri che permettano un contraddittorio, cioè esaminino e giudichino i fatti. I probi viri regionali non sono mai stati nominati, ma neppure quelli nazionali.
Significa che tutto finisce in pane e acqua e che il problema non esiste? No , il problema esiste ed è politico; riguarda la linea che la Dirigenza provinciale e regionale ha adottato e la conduzione del Partito.
Per il bene di Forza Italia, che eè e resta anche il mio Partito, la questione non si può affrontare sul piano regolamentare, ma sul piano che gli è proprio cioè quello politico».

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