Gormley dice no al piedistallo del Bigio

(red.) Un rifiuto con garbo. Non sarà un’opera dell’artista contemporaneo Antony Mark David Gormley a occupare il piedistallo che ospitava il Bigio in piazza Vittoria. Sabato, lo scultore britannico, ha visitato la città soffermandosi a lungo sulla piazza recentemente ristrutturata. Pungolato dalla stampa, ha chiaramente spiegato che non intende occupare con una propria scultura uno spazio studiato per un’opera di Dazzi, con una forte connotazione ideologica. Secondo lui il piedistallo andrebbe lasciato vuoto. “E se la città è d’accordo, il Bigio potrebbe essere posizionato sdraiato, in orizzontale”.
Se Gormley dovesse realizzare una statua per la città, comunque, penserebbe a qualcosa collegato con il rinnovamento di piazza Vittoria: un manufatto in ferro o  in ghisa, che valorizzi la vita partendo dal basso. L’idea, ancora da approfondire, è un insieme di statue con una base di 22metri sovrapposte a simboleggiare le generazioni che si susseguono. Quest’ipotesi sembra interessare il presidente di Brescia Musei, Massimo Minini, anche se si tratta di un progetto embrionale, senza nemmeno una valutazione di tipo economico.
Intanto continua la querelle sul posizionamento del Bigio. Minini ha ripetuto che presto troverà una collocazione. L’ipotesi più gettonata dai saggi, in questo momento, è il Castello. Novità importanti potrebbero venire alla luce nel corso della giunta in programma martedì 30 settembre.