Cgil:”Lavoro, ricette Aib inefficaci”

Per il sindacato, si vuole far pagare ai lavoratori e alle lavoratrici il peso della crisi limitando la contrattazione aziendale.

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(red.) Ancora  scontro tra la Cgil e l’associazione degli industriali di Brescia.
Per il Comitato direttivo della Camera del Lavoro di Brescia, le proposte contenute nel patto per Brescia avanzate fino ad oggi da AIB  non affrontano i nodi strutturali del territorio bresciano. «La ricetta proposta è sempre la stessa,ancora una volta si vuole far pagare ai lavoratori e alle lavoratrici il peso della crisi limitando la contrattazione aziendale, il salario, i diritti per non affrontare i veri nodi a cui oggi sono chiamate le imprese: investimenti, qualità del prodotto, nuove tecnologie, internalizzazione; reti commerciali sufficientemente capaci, maggiori capitalizzazioni; revisione del sistema di servizi a supporto delle imprese, consorzi e aggregazioni, rispetto della legalità, progettazione di una nuova reindustrializzazione del territorio in un ottica di sostenibilità delle produzioni, distretti produttivi capaci di implementare ricerca e sviluppo di nuovi prodotti e di nuova e buona occupazione».
Politica industriale,energia, mobilità, Expo, polo tecnologico, riforma PA, servizi alle imprese e ai cittadini, sono  i nodi strutturali a cui tutto il sistema è chiamato a dare risposte ed ad individuare soluzioni anche innovative. «In questi anni molte sono le aziende che si sono trovate ad affrontare situazioni di crisi anche pesanti. Contro il parere di molti e la diffidenza delle imprese abbiamo concordato la linea contrattuale dei contratti di solidarietà per salvaguardare l’occupazione e per salvaguardare le professionalità presenti in azienda. La scelta è stata quella giusta, anche le aziende hanno trovato lo strumento dei contratti di solidarietà idoneo a dare soluzioni, questa è, per noi, la strada da seguire. Dei tanti lavoratori e lavoratrici che in questi anni hanno perso il posto di lavoro, il dato ormai, purtroppo consolidato, è che non si rientra nel mondo del lavoro alle stesse condizioni in cui si è usciti: precarietà, abbassamento salariale e professionale sono nodi non eludibili per nessuno».
La proposta avanzata da Aib non va nella direzione di trovare risposte a questi temi, al contrario, secondo il sindacato, propone, come unica ricetta per uscire dalla crisi, l’assoluta mano libera delle imprese nella contrattazione aziendale limitando il ruolo del sindacato e la possibilità da parte dei lavoratori e lavoratrici di decidere e votare sulle loro condizioni di lavoro. La contrattazione collettiva di tutti gli aspetti che compongono la prestazione lavorativa nei luoghi di lavoro è un diritto delle lavoratrici e dei lavoratori che si deve difendere, qualificare ed estendere unicamente praticandolo. «La Cgil di Brescia, in questi anni, ha contrattato in tutte le situazioni di rilancio e di difficoltà delle aziende, come dimostrano i dati della contrattazione,proseguiremo in questa direzione in tutte le realtà, forti della nostra rappresentanza,discutendoed contrattando i problemi che quotidianamente aziende e lavoratori e lavoratrici si trovano ad affrontare. Il testo unico del 10 gennaio, a prescindere dai giudizi anche diversi, vedrà impegnata la nostra organizzazione nel rinnovo RSU e nel tesseramento in tutti i luoghi di lavoro per consolidare e rafforzare la nostra rappresentanza e la democrazia.

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