Rezzato, le polemiche sulla rotonda? «Sterili»

Così definisce le critiche piovute sull'opera collocata sulla statale 11 Marco Bonometti, patron di Omr, committente della scultura.

(red.) Le polemiche sulla rotonda con la “Ferrari incidentata” davanti alla Omr di Rezzato? «Sterili» per il presidente di Aib Marco Bonometti, nonchè titolare della Officine Meccaniche Rezzatesi, l’azienda davanti alla quale è stato posto il (discutibile) manufatto “artistico”.
Sotto la lente era finita la rotatoria posta tra le vie Amendola e Meucci, progettata dall’architetto Rodolfo Sandrini, che ha dovuto attenersi alle precise indicazioni fornite dallo stesso Comune di Rezzato: tra i vincoli, quello che nell’opera collocata sulla rotonda vi fosse un elemento distintivo del territorio, il marmo appunto, qui rappresentato come un grosso blocco bianco su cui si innesta lo “scheletro” di una vettura. Altri requisiti: il rispetto della normativa che vieta l’inserimento di slogan e prodotti pubblicitari e i bassi costi di manutenzione. Tutti rispettati nella realizzazione del manufatto.
Eppure il fatto che l’opera (un blocco di marmo da 250 chilogrammi su cui è collocato un telaio della Ferrari, realizzato proprio dalla Omr) rappresenti i tre elementi terra, ferro e marmo, non pare avere incontrato il “gusto” degli automobilisti che si trovano a viaggiare sulla statale 11. E critiche, anche ironiche, sono piovute un po’ da tutte le parti. Del resto, si sa, “de gustibus non disputandum est…”.

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.