Bigio, la Lega: «Si faccia un referendum»

Il capogruppo del Carroccio Nicola Gallizioli propone la consultazione cittadina. Secca la replica di Del Bono: «Non voglio che la statua divida la città».

(red.) Difficile capire perché una statua, sebbene simbolo preciso di un’epoca storica deprecabile, debba dividere così tanto. Non si ferma infatti il dibattito intorno alla ricollocazione del Bigio in piazza Vittoria, tanto sostenuta da qualcuno quanto fieramente osteggiata da altri. L’ultimo ad esprimersi sul tema è stato Nicola Gallizioli, della Lega Nord secondo cui servirebbe un referendum per deciderne la sorte. A ribattere, il sindaco, che chiarisce: «Il tema del Bigio non è prioritario, ma l’Amministrazione deve compiere una scelta. Quel che è certo è che non voglio una statua che divide la città».
Ciò che è sicuro è che la statua, nell’eventualità di una sua ricollocazione in piazza, non vi apparirà prima di giugno, per evitare coincidenze pericolose con le celebrazioni della strage di piazza Loggia. A spaventare il sindaco è un rischio per la statua stessa: «Non vogliamo sia esposta adatti di vandalismo». Ma dal Carroccio sono decisi: «Condividiamo che la statua non debba essere elemento di divisione. Ma proprio per questo riteniamo che a decidere non debba essere la Giunta, magli stessi cittadini».

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.