Aeroporti, «Sacbo faccia scelte lungimiranti»

Lo chiede Legambiente, intervenendo sulla vicenda della cessione di quote della Catullo Spa, che gestisce gli scali di Verona Villafranca e di Montichiari.

(red.) «Sacbo,  dopo la decisione del Tar di rifare la zonizzazione, sa bene che prima o poi dovrà limitare i propri voli diurni e cancellare quelli notturni. Ora deve decidere se perdere queste quote di mercato o gestirle in altri scali. Una gestione dinamica e innovativa di Sacbo suggerirebbe una politica di investimenti per la delocalizzazione di talune attività e per una forte mitigazione ambientale, come chiedono i cittadini,nel rispetto delle normative sul rumore».
Lo afferma Dario Balotta, responsabile trasporti Legambiente della Lombardia, intervenuto sulla vicenda della cessione di quote della Catullo Spa, che gestisce gli scali di Verona Villafranca e  di Montichiari (Brescia), che ha deciso di valutare, martedì prossimo 27 agosto, la proposta di acquisto di Save, società che gestisce lo scalo di Venezia. L’offerta di Save è pari a 25 milioni di euro per il 35% della società di gestione veronese. Sacbo ha invece annunciato “che nel prossimo mese di settembre il proprio Consiglio di Amministrazione valuterà i passi necessari al fine di addivenire a un accordo con la società Catullo di Verona”.
Secondo l’associazione ambientalista, «è evidente che sarebbe troppo tardi e che la proposta di Sacbo deve arrivare al c.d.a del Catullo entro il 27. E’ in questi giorni che vanno assunte  decisioni coraggiose e lungimiranti e che le risorse di cui lo scalo orobico dispone  vanno utilizzate subito per gli investimenti e per il futuro della sostenibilità di Sacbo».
«Se il management di Sacbo- sottolinea Balotta- ha speso 25 milioni per l’acquisto di un terreno a bordo pista inutile e privo di valore commerciale, potrebbe ora considerare il valore strategico della acquisizione di una quota strategica che gli permetterebbe di controllare il 35% del Catullo con 25 milioni di investimento. Altre strade non ce ne sono, Linate è saturo e Malpensa è troppo lontana».

 

 

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