Movida, «norme sanitarie e di sicurezza»

Le chiede, in una lettera al sindaco, l'associazione BresciaIn, per i rischi legati alla «presenza di migliaia di persone nei fine settimana in strada».

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(red.) Una lettera aperta a sindaco di Brescia, prefetto, questore, carabinieri, guardia di finanza, polizia municipale, vigili del fuoco e 118 per  chiedere l’«applicazione delle norme di sicurezza e sanitarie nella zona della movida».
L’ha inoltrata l’associazione BeesciaIn che lamenta come, «nello scorso week end, nella zona della movida del Carmine, sopratutto nella giornata di venerdì, vi è stato un ulteriore aumento di afflusso di persone richiamate, a nostro parere, dal proliferare di manifestazioni organizzate e coordinate dal Comune di Brescia e incluse nell’iniziativa denominata “Città in Festa – Menù per l’estate”».
«Sottolineiamo» -scrive BresciaIn- che per la sopra citata iniziativa era stato richiesto  il congelamento e l’esclusione di tutta la zona del Quartiere del Carmine: nonostante le assicurazioni della scorsa Giunta ci siamo ritrovati con un considerevole aumento di iniziative nel quartiere. A proposito di questo non riusciamo a capire quale sia l’artefice di tale scellerata scelta visto le dichiarazioni dell’ex assessore Maurizio Margaroli  (Corriere della Sera del 30.6.2013) che scarica sull’attuale Giunta la responsabilità».
Ma per l’associaizone di esercenti e residenti del centro storico appare evidente che l’attuale Giunta non abbia potuto materialmente predisporre l’iniziativa e «che la manifestazione non si è organizzata autonomamente e che i permessi e autorizzazioni sono stati concessi ci pare capire senza alcun volere politico ma solo con il consenso di taluni dirigenti e funzionari».
Per BresciaIn si tratta soprattutto di una questione di sicurezza pubblica, perché, viene fatto notare alla Giunta di Emilio Del Bono, «le vie del Carmine in vari punti non permettono la normale circolazione veicolare e pedonale per la presenza di migliaia di persone presenti nei fine settimana in strada».
Per gli scriventi «è indubbia pertanto la necessità di prevedere l’applicazione delle norme di sicurezza e sanitarie alle quali si devono attenere concerti e/o manifestazioni in particolar modo predisponendo un piano di evacuazione in caso di emergenza e il collocamento di un numero congruo di bagni chimici considerato che i bagni dei locali non sono predisposti per soddisfare migliaia di persone».
«Anche un banale incendio- viene sottolineato da BresciaIn- potrebbe essere causa di panico con effetti devastanti per l’incolumità delle persone con evidenti responsabilità morali, civili e penali per l’amministrazione comunale ed i funzionari firmatari delle autorizzazioni».

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