Parcheggio al Castello: “Ora il progetto è orfano”

Legambiente stigmatizza l'atteggiamento della Giunta uscente che prima ha sostenuto con forza l'ipotesi del nuovo parking ed ora afferma che "può attendere".

(red.) “Miracoli della democrazia! Sotto i colpi impietosi dell’elettorato, adesso anche il Sindaco Paroli riconosce che il parcheggio “può aspettare””.
Legambiente Brescia, che insieme alle altre associazioni del Comitato contro il parcheggio sotto il Castello sta conducendo la lunga e tenace battaglia contro quest’opera, si dice “ovviamente molto contenta di questi ravvedimenti, per quanto tardivi e un po’ improvvisati. Notando che oggi non esiste più forza politica cittadina che rivendichi la paternità del parcheggio, ci aspettiamo che la prossima Amministrazione Comunale metta definitivamente una pietra sopra la questione. I cittadini peraltro sono molto interessati a conoscere i costi dell’ideazione di questa magnifica incompiuta: magari valuteranno anche l’eventualità di un’azione di responsabilità contro gli illuminati proponenti, e quelli di altri brillanti esempi di gestione dei fondi pubblici degli ultimi anni”.
“L’altro ieri”, si legge in una nota del cigno verde, “il signor Rolfi si era apertamente espresso contro il parcheggio (e la nuova sede unica del Comune), riconoscendo da consigliere regionale ciò che da vice Sindaco e assessore alla mobilità non riusciva a vedere: che si tratta di pessime scelte. Stiamo aspettando che anche l’assessore ai lavori pubblici, signor Labolani, che a giugno 2012 aveva promesso per settembre dello stesso anno l’inizio dei lavori, distolga un attimo lo sguardo dalle terribili ragazze del Guerrilla Gardening e getti la spugna…”
Legambiente auspica che la vicenda porti la prossima Amministrazione Comunale “a ripristinare criteri di assoluto rigore nelle politiche pubbliche. L’uso efficiente delle risorse di tutti richiede processi decisionali che tengano scrupolosamente in conto i vincoli imposti dalla scarsità delle risorse stesse. Anche a Brescia deve emergere un’attenta analisi preventiva della spesa per opere pubbliche, destinando le risorse selettivamente in funzione di tutte le alternative disponibili e dei loro benefici relativi. Occorre applicare metodi di valutazione e rendicontazione dell’efficienza della spesa, che definiscano puntualmente il rapporto costi/benefici degli interventi e consentano di selezionare le soluzioni più efficaci sul piano tecnico e su quello economico. Già questo consentirebbe risparmi consistenti di spesa, con cui cominciare a coprire le spese, per esempio, della mobilità ciclabile, del risanamento della città, ecc..”

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