I 150 anni di D’annunzio e l’ironia di Guerri

Il presidente della Fondazione Vittoriale degli Italiani sbeffeggia lo strafalcione dell'assessore Arcai sulla data sbagliata dell'anniversario di morte del Vate.

(red.) “Dannunziano e futurista: mi compiaccio con Andrea Arcai, che ha saputo conciliare due grandi meraviglie culturali del Novecento, solo apparentemente divergenti”.
La pungente affermazione è di Giordano Bruno Guerri, presidente della Fondazione Vittoriale degli Italiani di Gardone Riviera, in risposta ai manifesti a cura dell’Assessore alla Cultura di Brescia, Andrea Arcai, per celebrare, con 75 anni di anticipo, i 150 anni dalla morte di D’Annunzio. 
Poche e laconiche parole per sbeffeggiare l’errore (clamoroso) che campeggia su decine di manifesti affissi in città.

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