Ecodem, “Brescia non è solo Bigio e Pcb”

Gli ecologisti del Pd non ci stanno a far passare la città come la più inquinata del mondo, e propongono di istituire un Sito di interesse comunitario per il Parco delle Colline.

Più informazioni su

(red.)  Brescia non è solo Bigio e Pcb, ma è una bella città piena di risorse.
Gli Ecodem non ci stanno a far passare Brescia per la città dell’inquinamento e del ritorno al fascismo, come è stata dipinta negli ultimi giorni in Italia e all’estero. “Brescia non ha solo siti inquinati di interesse nazionale, ma ha anche siti naturalistici di interesse europeo”, ha sottolineato Paolo Vitale, portavoce del circolo degli ecologisti democratici, “l’affermazione secondo cui Brescia è la città più inquinata del mondo non ha basi scientifiche ed è insensata, anche se addirittura c’è chi si compiace nel dirlo. Non è altrettanto piacevole, evidentemente, dire che è la città con la natura più bella della Lombardia”.
Vitale cita ad esempio la Val Carobbio, il monte Mascheda, la Maddalena, come luoghi naturalistici unici nel loro genere, con flora e fauna endemica. “Il carsismo della val Carobbio è già di suo un elemento che giustifica una visita a Brescia, tra l’altro facilitato dalla metropolitana, mentre c’è gente che per vedere uno scenario carsico va in Slovenia. Il Parco delle Colline, poi, occupa più spazio del terreno inquinato da Pcb. La mia città non fa schifo”. Per valorizzare questo patrimonio, gli Ecodem propongono alla prossima amministrazione che i Comuni aderenti al Plis (parco locale di interesse sovraccomunale della Lombardia che comprende Rodengo Saiano, Cellatica, Bovezzo, Collebeato, Brescia, Rezzato) si diano obiettivi e norme comuni in un territorio così rilevante come quello del Parco delle Colline, studino interventi coordinati per valorizzarne la natura e un’agricoltura sostenibile legata ai prodotti tradizionali dei ronchi. Si chiede inoltre ai Comuni e alla Provincia di costituire un Sic, Sito d’interesse comunitario, (è già un Sic, ad esempio, le Torbiere di Iseo) nel Parco delle colline, che comprenda almeno tutto il monte Maddalena, le pendici orientali del monte e la Val Carobbio.
Un’operazione che non costerebbe nulla, ma che darebbe visibilità al sito e che comporterebbe l’obbligo di una valutazione dell’incidenza sull’intera area di ogni intervento. “Purtroppo abbiamo assistito in Maddalena”, ha aggiunto Angelo Derrico, “a un disboscamento insensato. Negli ultimi anni sulle pendici sud della Maddalena c’è stato un forte cambiamento: troppe gru sopra Bornata. Il drastico taglio del bosco a ridosso della strada, poi, dal sesto tornante in su, mi fa venire qualche dubbio e mi fa pensare che si possano prevedere lottizzazioni in futuro”. Gli Ecodem segnalano, poi, la situazione compromessa dei sentieri storici della Maddalena, con sentieri interrotti dalle recinzioni di proprietà privata, irrispettose della servitù di passaggio.
“Sarebbe anche utile realizzare una struttura didattica”, ha aggiunto Vitale, “di accoglienza del Parco delle Colline, su modello di quanto accade ad esempio con l’Adamello, per poter incentivare le scuole e i visitatori a conoscere meglio questo patrimonio”. Gli Ecodem, insomma, non vogliono sottovalutare il problema ambientale, ma vorrebbero anche fare emergere quanto di positivo c’è in città. “C’è un problema ambientale a Brescia”, ha sottolineato il consigliere Pd Giuseppe Ungari, “come c’è in molte altre città, generato da più concause, e qui sta la mancanza di oggettività nel conoscere e valutare quali siano le pericolosità maggiori, tra aria, acqua, suolo, falda. Se ci sono delle concause, servono allora più soluzioni, più approcci: questa è la prospettiva degli Ecodem. Sappiamo che il problema è economico, per cui le risorse andranno cercate dappertutto. Oggi esistono delle tasse di scopo pensate per cose che nessuno vuole come il parcheggio sotto il castello: sarebbe meglio applicarle invece per l’ambiente, pur in modalità da studiare attentamente”.
“Rispetto ad altre città della Lombardia”, ha aggiungo Giuseppe Tognazzi, “è vero che ci sono problemi, ma ci sono anche tante cose positive. Ora che c’è anche la metro, Brescia inizia ad avere tutte le attrazioni anche per venirci ad abitare”. Negativo il giudizio sulla trasmissione Presadiretta. “Il giornalismo si fa sentendo più fonti”, ha sottolineato Claudio Paccani, “cosa che nel servizio non si è assolutamente visto”. “Come biologo, ho fiducia nella comunità scientifica”, ha concluso Vitale, “che ha provato che il Pcb è un composto chimico cancerogeno. L’evidenza c’è per il melanoma, che nel servizio non è stato neanche nominato. Non si può dire, invece, che siccome a Brescia è aumentato il tumore al fegato e c’è il Pcb, allora la causa è il Pcb: allo stesso modo, allora, si potrebbe dire che siccome è diminuito il tumore alle ossa e c’è il Pcb, la diminuzione è merito dell’inquinante. Fare queste correlazioni vuol dire fare disinformazione. E’ giusto avere sospetti, ma ci vuole la sperimentazione. Credo che serva in città una maggiore cultura scientifica”.

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.