Manerbio, “Sul macello propaganda Pdl e Lega”

Il Coordinamento Movimenti Beni Comuni Bassa Bresciana stigmatizza la querelle politica sull'impianto."Progetto pieno di lacune e di criticità".

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(red.) In questi ultimi giorni si è tornati a parlare del mega macello di Manerbio. Sulla vicenda è intervenuto anche il Coordinamento Movimenti Beni Comuni Bassa Bresciana che ha sottolineato come “la cosa più eclatante emersa in questo periodo è la propaganda estenuante e senza controllo da parte della Lega Nord e del Pdl”.
Per gli attivisti del Coordinamento, “sarebbe meglio che questi due partiti smettessero di fare propaganda elettorale sulla pelle dei disoccupati utilizzando il ricatto dei posti di lavoro e addicendo le colpe del fallimento del progetto Pini al pd, agli ambientalisti o a cavilli burocratici”.
“La verità”, prosegue la  nota, “è che il progetto di Pini era ed è pieno zeppo di lacune, di criticità non risolte, di punti oscuri mai chiariti; la verità è che gli unici ad aver appoggiato il progetto (Meletti e Lega Nord) sono stati così indaffarati a svendere il paese a presunti imprenditori benefattori (qualcuno si è mai domandato la provenienza del denaro?), ad appoggiare il progetto di un singolo privato a discapito della comunità, che si sono tirati la zappa sui piedi lasciando un buco di governo vergognosamente storico per il Comune di Manerbio”.
“I veri perdenti”, viene sottolineato dagli attivisti, “siamo noi cittadini che sentiamo la Lega parlare di posti di lavoro senza aver mai espresso di aver valutato a fondo i documenti sul progetto del macello, senza aver studiato il settore economico e sociale in cui questo progetto dovrebbe andare ad insinuarsi. L’unica preoccupazione è quella di lanciare messaggi propagandistici che non sono altro che ricatti. Sporchi ricatti demagogici che la gente non dovrebbe nemmeno sentirsi in obbligo di valutare in questo momento storico”.
“Come si può pensare di basare tutto un paese su un macello di suini dedicando addirittura scuole professionali per futuri macellai manerbiesi? E’ davvero questa la stima che la caduta giunta Meletti-Lega ha dei suoi concittadini? E’ davvero pensabile che possa esserci un futuro simile e di benessere con questa opera?”, viene domandato dal Coordinamento Beni Comuni.
“Piuttosto che di scuole per macellai, o meglio per macellai da catena di produzione in serie, non sarebbe meglio una scuola di informazione, una scuola sul consumo consapevole e sulle autoproduzioni? Una cosiddetta “Università del Saper Fare”’”, viene domandato. “Non sarebbe meglio incentivare la costituzione di circoli territoriali per avviare il dibattito sul cambio di paradigma culturale nella società ed azioni concrete con corsi ed autoproduzioni. E’ evidente che un cambio di paradigma culturale va effettuato”.
“Chi ci governa”, è la chiosa del Coordinamento Movimenti Beni comuni Bassa Bresciana, “ha la responsabilità di spingere la cittadinanza ad interessarsi al futuro della società ed alla gestione della “cosa pubblica”. E’ troppo facile lanciare messaggi e slogan all’arrivo del primo imprenditore (fra l’altro dall’etica molto dubbia..) per gridare al miracolo ed alla salvezza! E’ veramente troppo facile, riduttivo, superficiale e scarsamente rispettoso verso quelle persone che vengono illuse”.

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