Parchi, Labolani: “Il Pd sta dando i numeri”

L'assessore comunale respinge al mittente le accuse di trascuratezza del verde pubblico di Brescia e accusa l'opposizione di "strumentalizzare i cittadini".

(red.) “Siamo al tragicomico! Facciamo il punto: molti Comuni sono col “fuoco alla gola”, devono razionare l’acqua per far fronte alla siccità incipiente e non sanno più dove sbattere la testa. A Brescia questo non succede, abbiamo operato con oculatezza e lungimiranza e, nonostante le difficoltà economiche, ai bresciani l’acqua non è mai mancata, così come la cura e le migliorie dei parchi”.
Esordisce così sul suo blog, l’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Brescia Mario Labolani, in risposta alla proposta del Partito Democratico in Loggia di attivare pozzi per irrigare i parchi al posto della curva Nord dello stadio, dopo la segnalazione-denuncia partita tramite facebook da un gruppo di cittadini sullo stato dei parchi a Nord della città.
L’assessore al Verde Pubblico non ci sta e respinge al mittente le accuse del Pd.
“Proprio nessuno ha il coraggio di ammettere la verità”, scrive Labolani, “da quando ci siamo insediati il verde e la sicurezza nei nostri polmoni naturali hanno fatto passi da gigante, ci siamo presi cura dei nostri parchi come mai prima era stato fatto. Ne abbiamo migliorato la pulizia, l’arredo urbano, la vivibilità per anziani e bambini, la fruizione per i ragazzi, a breve partirà la campagna sull’adozione delle panchine (si usa il cervello e la buona volontà per compensare la mancanza di soldi, mentre qualcuno ha sempre fatto il contrario)  e,  tra le altre opere, abbiamo realizzato 8 nuovi pozzi proprio per favorire l’irrigazione senza utilizzare l’acqua degli acquedotti cittadini”.
“Ora”, è l’appunto dell’assessore, “irrighiamo 800 mila metri quadri complessivi con esborso di 350 mila euro e abbiamo pur studiato soluzioni per riaprire alcune fontane cittadine grazie a sponsorizzazioni”.
Gli alberi? “Sono costantemente monitorati, specialmente quelli di nuova piantumazione (sono 16 le cooperative incaricate della manutenzione costantemente in giro)”, puntualizza la’mministratore pubblcio. “Il Pd”, chiosa Labolani, “parla della necessità di costruire un pozzo anche per il Castelli… parla, parla.. ma non sa nemmeno di cosa parla… Al Castelli il pozzo esiste già, ma è stato danneggiato dai lavori per la metro a causa di un progetto non certo nostro… pure appena fermati i cantieri interverremo a sistemarlo. Nel frattempo”, prosegue, “240 i mila litri per rinverdire i prati non possiamo sottrarli certo ai cittadini”.
“Il  30% di piante in pericolo? Benissimo: che dimostri da quale volo pindarico gli sono saltati fuori questi dati, sono proprio curioso”.
Per Labolani si tratta di critiche “per partito preso” rivolte “as chi lavora senza sosta al reale, quotidiano, continuativo e responsabile  servizio della città”.
Inoltre, attacca l’assessore, “per strumentalizzare i cittadini e le loro reali esigenze e per gettare fango su chi si fa in quattro per andarvi incontro, salta su con l’idea che si poteva destinare ai parchi il denaro dei lavori allo stadio”.
Labolani spiega che “sono sponsorizzazioni che da anni la società, oggi A2A, fa con il Brescia Calcio. I fondi li sta amministrando GS sport, la società che ha raccolto i contributi appositamente per lo stadio, contributi che, dunque, non possono di certo essere dirottati”.
“Ma sono cose che il Pd sa bene (tra l’altro ha finto a lungo di battersi per far migliorie allo stadio)”.
“Tutte queste informazioni”, afferma Labolani, “erano già in possesso degli esponenti del Pd”, ma “hanno solo “finto di dimenticarsene”, giusto per cercare di aizzare i cittadini seminando falsità”. “I bresciani”, conclude l’assessore, “non sono stupidi e le cose le capiscono e le conoscono bene. Lo dimostra anche solo il numero di quelli che danno quotidianamente una mano al Comune sposando i vari progetti di adozione di rotonde, fioriere e monumenti e che apprezzano i salti mortali che stiamo facendo per ottimizzare le già scarse risorse e sistemare i guai che abbiamo ereditato”.

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