L’operazione Tintoretto? “Macelleria sociale”

(red.) 640mila euro “gettati al vento” nell’operazione Tintoretto, la torre nel quartiere di San Polo a Brescia che l‘amministrazione comunale intende abbattere.
Per il coordinatore cittadino di Sel (Sinistra, ecologia e libertà) Mirko Lombardi, le spese sostenute dall’Aler ammonterebbero a 565mila euro, soldi che corrispondono ai mancati introiti per gli affitti dei locali,s vuotati da diversi mesi in vista della demolizione A questa somma, secondo Lombardi, si aggiungerebbe poi il contribuito da 500 euro che la Loggia ha assegnato agli inquilini per il trasloco. Per un totale, appunto, di 640mila euro. Un’operazione definita senza mezzi termini di “macelleria sociale”, tanto più grave secondo il coordinatore di Sel ed il consigliere comunale Donatella Albini perché quei soldi si sarebbero potuti spendere per fare fronte all’emergenza sfratti.
Per queste ragioni i due esponenti di Sel hanno chiesto al comune di abbandonare il progetto di demolizione e ricostruzione dello stabile nel quartiere a nord est della città, il cui costo è stimato in circa 47 milioni di euro a cui si sommano anche i 33 milioni del Contratto di quartiere per la costruzione e l’acquisto di nuovi alloggi.
Secondo i calcoli di Sel, al posto degli attuali 195 alloggi ne verrebbero creati  altri 220, 25 in più rispetto ai precedenti, per un costo (ciascuno) di 2 milioni di euro. Una perdita secca, secondo Lombardi ed Albini, di patrimonio immobiliare, a fronte di una richiesta sempre maggiore di alloggi popolari.