Tagli al Tpl: “Scelte ipocrite della Loggia”

Il Movimento per la Partecipazione “CittadineCittadini” critico sulle scelte del comune di ridurre le corse dei bus. "Penalizzati anziani e lavoratori, aumenterà il traffico".

(red.) “La Giunta Comunale di Brescia (Lega-Pdl-Udc) ha ufficializzato da poco il taglio di risorse per il trasporto pubblico locale, nonostante la città sia in allarme ambientale per l’inquinamento atmosferico. Il risultato sarà: taglio delle corse serali dopo le 22, con buona pace dell’idea di città vivibile, eliminazione della linea 5 (che portava, in estate, soprattutto pensionati  dalla città alla Maddalena), eliminazione della linea 6 (S. Gottardo) con trasformazione del colle cittadino ad asperità d’elite per il mezzo privato, diminuzione drastica del servizio festivo, con enorme dilazione dei passaggi”.
Lo scrive, in un documento indirizzato al Consiglio comunale di Brescia, il Movimento per la Partecipazione “CittadineCittadini” che ha promosso una petizione contro la riduzione del servizio di Tpl in città.
“I tagli previsti si aggiungeranno a progetti di ristrutturazione interni all’azienda di trasporti, che andranno a peggiorare le condizioni lavorative di lavoratori e di lavoratrici, con l’inevitabile scadere anche della qualità di quel che resta del servizio”, scrivono i rappresentanti del Movimento, “scelte che non riguardano “loro” (Paroli, Rolfi e gli altri dell’amministrazione), dato che si spostano con autisti e mezzi pagati da noi”.
“Conseguenze inevitabili” per il Movimento saranno “meno servizio, con penalizzazione delle fasce meno abbienti della popolazione (studenti, anziani e immigrati in primis) e un inevitabile allontanamento dal mezzo pubblico, con l’aumento del traffico e conseguente peggioramento della già drammatica situazione della aria cittadina. Il tutto in un drammatico quadro che ha visto l’attuale amministrazione impegnarsi fin dal suo insediamento in una lotta senza quartiere (e senza corsie preferenziali) al passaggio degli autobus”.
“Non pago, l’attuale governo cittadino”, continua la nota, “nel febbraio 2011 ha deliberato l’aumento del prezzo del biglietto in tempo di crisi, dimezzato il prezzo del parcheggio per le auto e prevista la costruzione di un mega parcheggio sotto il castello, con queste scelte, hanno così determinato la diminuzione dei passeggeri trasportati (dato in controtendenza rispetto ai dati delle altre città italiane) tanto da far guadagnare all’azienda che gestisce il trasporto pubblico cittadino il non onorevole nome di “Brescia pochi trasporti” degno nome di azienda del fantomatico paese sottosviluppato ‘Padania’”.
“Con queste scelte”, chiosano i cittadini del Movimento, “gli ipocriti amministratori cittadini tolgono qualsiasi possibile alternativa all’automobile per muoversi al sera contribuendo di fatto all’aumento degli incidenti stradali (le cosiddette stragi del sabato sera)”.
“Auspichiamo”, conclude il Movimento, “un’iniziativa dal basso che veda tutti protagonisti al nostro fianco, al fine di imporre a questa amministrazione un radicale cambiamento di rotta in materia di mobilità cittadina. Tra un po’ la città sarà attraversata da una linea del metrò. Facciamo che questo treno non viaggi nel deserto inquinato di un città ad uso e consumo di pochi eletti”.