Sellero, ecco i costi dell’accoglienza profughi

Il Comune, per la gestione di 4 giovani immigrati, ha speso, in tre mesi, 1.470 euro. "Scandaloso", afferma Damiolini, "agli ospiti più diritti che ai nostri anziani".

(red.) Quanto è costata la gestione dell’accoglienza di quattro giovani profughi nordafricani alloggiati nel Comune di Sellero (Brescia) nel periodo ottobre/dicembre 2011?  L’amministrazione comunale ha chiesto il rimborso alla Coop Sociale K-Pax che, a sua volta, dovrebbe riceverlo dal Governo.
La cifra, sottolinea Severino Damiolini della lista d’opposizione Tempi Nuovi (già critica sull’operazione) , “di primo acchito potrebbe sembrare irrisoria (anche se dal computo mancano ancora i costi per l’acquedotto, la Tarsu ed il riscaldamento) ma che, a parer mio, diventa spropositata se rapportata ai due euro al giorno per persona (30 euro per due settimane) che il Comune ha stanziato come compartecipazione ai costi che gli anziani sosterranno per i consueti soggiorni climatici”.
Secondo quanto si legge nel testo protocollato del Comune di Sellero, i costi di gestione sostenuti dall’amministrazione relativi all’alloggio di via Panzerini (messo a disposizione per la convenzione) sono suddivisi fra diverse voci: la locazione dell’immobile (periodo 18.10.2011-31.12.2011) è costata 735,52 euro a cui si sommano i costi per la fornitura elettrica (dal 16 ottobre al 31 ottobre 2011) 85,20, quelli sostenuti dal 1 novembre al 30 novembre (198,51 euro) e dal 1 dicembre al 31 dicembre 2011 (451,22 euro). In tutto fanno 1.470,45 euro.
“Una cifra scandalosa”, continua il consigliere comunale Damiolini, “se pensiamo che, mentre a questi giovani ragazzi il governo, con il pieno appoggio del nostro Comune, con una mano offre vitto e alloggio gratuiti, con l’altra toglie risorse a chi si trova (non certo per piacere e non certo gratuitamente) in Casa di Riposo o negli ospizi per malati terminali imponendo il pagamento dell’Imu sulla seconda casa”.
“Purtroppo”, conclude l’esponente di Tempi Nuovi, “quello che accade nel nostro piccolo Comune è solo uno dei tanti esempi di come oggi in Italia, gli “ospiti” abbiano più diritti, più tutele e più aiuti rispetto ai nostri anziani, che hanno lavorato per una vita, pagando le tasse, magari anche con sofferenze e sacrifici indicibili per lasciare ai propri figli un posto migliore dove vivere e che ora dalle istituzioni ricevono solo calci nel sedere”.

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