Tornago: “Vilardi troppo sicura sul Cesio 137”

Il giornalista di Radio Popolare che per primo ha sollevato il caso dell'ex cava Piccinelli: "I risultati delle analisi dell'Arpa non dicono dove sia finita la sostanza".

(red.) “Un anno fa l’assessore Paola Vilardi mostrava di non essere nemmeno al corrente della contaminazione radioattiva dell’ex cava Piccinelli; oggi afferma di avere sempre avuto sotto controllo la situazione”.
Non ci sta Andrea Tornago, il giornalista di Radio Popolare che per primo ha sollevato il caso dell’inquinamento da Cesio 137, a dare per buone le ultime affermazioni della Vilardi.
Secondo lui quello che l’assessore dice emerge “sulla base di dati contraddittori, resi noti: i campionamenti delle acque di falda che scorrono sotto all’ex cava radioattiva avrebbero dato esito negativo per contaminazione da Cesio; un risultato che fa tirare a tutti un sospiro di sollievo, ma non spiega come mai il valore di Cesio nell’acqua dal 2007 sia addirittura diminuito di cento volte. Vuol dire che le acque si sono ripulite, il che potrebbe significare che le scorie radioattive si sono disciolte e sono finite altrove”.
Per Tornago una prova sta nelle parole dell’Arpa che “più prudentemente scrive che non vi è alcuna contaminazione ‘in atto’. Ma questo non esclude che stia accadendo poco distante o sia potuta accadere tra il 2008 e il 2010, nei due anni di completa dimenticanza e omissione di controllo da parte della giunta di centrodestra, che nel frattempo in quell’area sognava di costruire il nuovo stadio.
Resta una domanda, conclude il giornalista:Dodici anni fa le scorie radioattive si trovano a cinque metri di profondità, le acque sotterranee erano a cinque metri e mezzo: se la falda è risalita di quattro metri, che fine hanno fatto tre metri di polveri al Cesio altamente contaminate, fino a mille volte oltre il limite di legge?”

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