Giallo di Gambara, le risposte dall’autopsia

L'esame autoptico potrebbe chiarire le cause del decesso della ragazza brasiliana di 29 anni trovata senza vita in ufficio. Sentiti il fidanzato e altre persone.

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(red.) E’ attesa per questo lunedì 2 settembre l’autopsia della 29enne brasiliana Marilia Rodrigues Silva Martins, trovata senza vita a Gambara (Brescia), nell’azienda dove lavorava. Il rilievi del nucleo investigativo dei carabinieri di Brescia sono stati invece inviati al Ris di Parma: questi, insieme all’esito degli esami autoptici, dovrebbero offrire un quadro più chiaro di quanto accaduto nella notte di giovedì scorso.
Per gli inquirenti, tuttavia, a quanto si apprende, la dinamica dei fatti dovrebbe essere già chiara, anche se le ipotesi al vaglio devono ancora essere comprovate dagli esami sul corpo della donna, trovata dal titolare dell’azienda per cui lavorava con una profonda ferita alla nuca e diverse altre al volto. La Procura di Brescia, intanto, ha aperto un fascicolo per omicidio contro ignoti e, al momento, non risultano ancora indagati.
Persone informate sui fatti e vicine alla giovane sono state sentite dai carabinieri di Brescia e Verolanuova anche domenica. Alcune di loro anche più di una volta, compreso il presunto compagno di lei.
Tra gli elementi al vaglio il fatto che il tubo della caldaia dell’ufficio  in cui è stata trovata morta Marilia Rodrigues Silva fosse svitato. Accanto al corpo vi era alche una bottiglia di acido. Se la donna abbia ingerito l’acido sarà uno dei quesiti dell’esame autptico. Esame che potrà confermare o smentire anche una voce che si fa sempre più insistente: e cioè che Marilia fosse incinta.
“Siamo costernati. Il nostro paese di 5mila anime pensava di potersi chiamare fuori da eventi di questo genere”. Lo ha detto all’Adnkronos Tiziana Panigara, il sindaco di Gambara, la cittadina in provincia di Brescia dove venerdì scorso è stata trovata morta la ragazza brasiliana di 29 anni.

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