Cartolina da Auschwitz, 70 anni dopo

(red.) Ricordate, ne avevamo parlato qualche tempo fa, quella cartolina “lumaca” inviata nel lontano luglio 1962 dal lido di Ostia ed indirizzato al signor Alessandro Scarpellini di Roè Volciano, nel Bresciano, giunta a destinazione ben 51 anni dopo?
Ebbene , il “record” è stato battuto da un altro cartoncino, anche, se in questa circostanza, i contorni sono ben diversi dagli auguri vacanzieri scritti oltre mezzo secolo fa e giunti al destinatario (oramai defunto) dopo decenni.
Sono infatti serviti quasi 70 anni perchè una cartolina spedita dal campo di Auschwitz arrivasse a destinazione a Desenzano.
Protagonista della emozionante vicenda è Cesare Brocchetti, deceduto nel 1989, il quale, marconista al quarto reggimento Genio di Bolzano della divisione alpina «Pusteria», nel settembre 1943, dopo l’armistizio, venne catturato dai tedeschi e inviato prima Dachau, poi a Buchenwald, quindi ad Auschwitz e infine al campo di lavoro di Ravensbruck.
Il 21 agosto del 1944 Cesare scrisse una cartolina postale alla famiglia, che risiedeva a Desenzano in via Mazzini, per informare i genitori che, da prigioniero nel campo era diventato lavoratore, che stava bene ed invitava i genitori a scrivergli al nuovo indirizzo.
Il figlio del defunto signor Cesare, Attilio, è stato contattato da collezionisti di cimeli bellici che lo informavano del ritrovamento, a Comacchio, della cartolina con la firma di suo padre. Grande l’emozione dei familiari quando hanno potuto srtingere tra le mani il pezzo di carta, in particolare quella della signora Mara, 88 anni, vedova di Cesare.