«Mio figlio? Doveva chiamarsi Van Basten»

Un padre della Bassa Bresciana aveva pensato di chiamare il figlio con il cognome dell’ex campione olandese. Fermo il rifiuto dell’anagrafe.

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(red.) Ermenigildo, Zerino e Mafalda. Se pensate che questi siano nomi bizzarri, degni più di un animale domestico che di un cristiano, non sapete come un padre della Bassa Bresciana aveva pensato di chiamare il figlio appena nato.
Presentatosi con la moglie all’ufficio anagrafe del comune di residenza alla domanda dell’impiegata che chiedeva il secondo nome del pargolo, Dario Lama rispondeva fiero: “Van Basten”. Davanti al diniego dell’addetta allo sportello comunale però, la madre del bimbo, Isabella, probabilmente avrà tirato un sospiro di sollievo.
Meno contento il padre, che al nome del suo idolo calcistico ci teneva molto. Tanti sono i genitori che condannano i loro figli a portare il peso delle proprie passioni, ma per il piccolo Elia (questo il nome scelto in sostituzione al nome del ex calciatore olandese del Milan), sarebbe stato probabilmente una punizione troppo pesante per la sola colpa di essere nato.

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