Brescia, all’asta la Fiat 2800 di Mussolini

(red.)  Viene messa a all’asta questo sabato pomeriggio nei padiglioni della Luzzago a Brescia la Fiat 2800 di Benito Mussolini.
Fu costruita nel 1943 per il Duce che domandò al costruttore torinese di creare per lui una vettura che uguagliasse per imponenza le Mercedes di Adolf Hitler. Detto fatto. La Fiat creò la 2800 presidenziale e ne costruì 12 esemplari. Uno dei 3 superstiti viene battuta all’asta questo sabato.
Ultimo modello fabbricato da Fiat prima dell’inizio della Seconda Guerra Mondiale, la 2800 aveva dimensioni e caratteristiche meccaniche “importanti”, per poter affrontare la concorrenza delle rivali tedesche. Tra il 1938 e il 1944 venne prodotta in 621 unità, di cui però solo 12 con carrozzeria torpedo a 6 posti realizzata a Torino da Viotti. Disponeva di un motore 6 cilindri in linea di 2.852 cc alimentato con un carburatore Solex. Il cambio era a 4 marce e la trazione avveniva attraverso le ruote posteriori.
Di questo modello, che venne allestito anche con carrozzeria militare CMC, fu progettata anche una variante a trazione integrale, ma la cosa rimase sulla carta.
Dal telaio della 2800 vennero anche tratte versioni speciali ad opera dei più noti carrozzieri come Farina, Bertone e Boneschi. La velocità massima era di 130 km/h. Oltre a Mussolini, utilizzarono la Fiat 2800 Torpedo anche il re Vittorio Emanuele II, il papa Pio XII e il Generale Franco in Spagna.