Urago, off limits le scritte per gli sposi

(red.) Stop a cartelloni, striscioni e manifesti rivolti ai “promessi sposi” e affissi su pali della luce, sovrappassi, piante e rotonde stradali.
Basta dunque alle scritte affettuose e beneauguranti vergate da amici e familiari dei nubendi. Lo ha stabilito il sindaco di Urago d’Oglio (Brescia), Antonella Podavitte, che, in un’ordinanza firmata a fine ottobre, ha dichiarato “fuori legge” questo costume oramai molto radicato e  diffuso non solo nei piccoli, ma anche nei grandi centri urbani.
Si tratta, per il primo cittadino, di affissioni non autorizzate e, spesso, con scritte ai limiti della volgarità.
Chi verrà sorpreso ad affiggere questi manifesti in onore dei futuri sposi verrà multato con ammende dai 25 ai 150 euro.
Un malcostume che è diventato “invadente”: gli striscioni o addirittura, in qualche caso, veri e propri lenzuoli, vengono appesi anche all’esterno di proprietà private o in luoghi di grande passaggio, fornendo un’immagine poco decorosa del paese.
Nel mirino dell’amministrazione, che parla di “manifestazioni religiose e pubbliche in particolar modo nel centro storico, nelle pubbliche vie e nelle aree di intersezione in ingresso al territorio del Comune di Urago d’Oglio”, soprattutto dunque le affissioni abusive sul suolo pubblico.
La notifica dell’ordinanza verrà segnalata dall’ufficiale dell’anagrafe a tutti i futuri sposi che si recano in comune per sottoscrivere le pubblicazioni di matrimonio, cosicchè nessuno potrà dire di non essere stato avvisato.