Fondazione Camillo Golgi, ritornano i colloqui sulla scienza

Mercoledì 9 marzo è in programma il secondo appuntamento, intitolato “Sulla natura dei Perchè. Cause e conseguenze nella direzione del pensiero e nella ricerca scientifica”.

(red.) Ricominciano i colloqui sulla scienza organizzati dalla Fondazione Camillo Golgi. Mercoledì 9 marzo è in programma il secondo appuntamento (ore 17.30, presso l’ Aula Magna del Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Brescia, in Via San Faustino 74/B).
Titolo dell’evento: “Sulla natura dei Perchè. Cause e conseguenze nella direzione del pensiero e nella ricerca scientifica”. Interverranno Marco Malvaldi (ISTI-CNR – Dipartimento di Fisica Università di Pisa – Scrittore) e Pino Donghi (Saggista, esperto in comunicazione della Scienza).

“E’ sempre importante divulgare correttamente la scienza e le novità che induce nella nostra vita”, afferma Enrico Agabiti Rosei, Presidente di Fondazione Camillo Golgi. “Lo è ancora di più in questo periodo ancora contraddistinto dalla pandemia. Il Covid-19 ha dimostrato come sia facile far circolare notizie false, o comunque non esatte, sulla salute e tutto ciò ha creato non pochi problemi. Il metodo scientifico rimane l’unico mezzo a nostra disposizione contro la diffusione di fake news. Confronto, trasparenza, dialogo, chiarezza devono essere le parole d’ordine della comunità scientifica che non può però confrontarsi solo al suo interno. E’ fondamentale riuscire a raggiungere la popolazione e non solo gli addetti ai lavori ed è quello che cerchiamo di fare da alcuni anni con le conferenze della nostra Fondazione”.

L’evento sarà anche l’occasione per parlare dell’ultime iniziative della Golgi. “Come Fondazione abbiamo finanziato 11 progetti di ricerca sulle malattie rare negli ultimi 5 anni” prosegue Agabiti Rosei. “Nonostante le difficoltà legate alla pandemia anche quest’anno ci sarà un nuovo bando. Su queste patologie c’è sempre maggiore interesse anche da parte delle Istituzioni come dimostra la legge approvata di recente dal Parlamento”.

 

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