“Essere umani” nonostante il covid: a Villachiara Del Bono, Gori e Galimberti

Patire insieme è l’argomento su cui si confronteranno ricordando l’incredibile team effort che li ha visti protagonisti nel fronteggiare l’emergenza sanitaria del Covid-19.

(red.) Importante reunion il 25 settembre, voluta dal Festival “Filosofi lungo l’Oglio”, che a Villachiara (Bs) vedrà insieme i sindaci dei comuni di Brescia, Bergamo e Cremona che hanno fortemente creduto  nella realizzazione della XV edizione della manifestazione, importante traguardo della maratona del pensiero diretta da Francesca Nodari, quasi fosse una sorta di laboratorio di idee in preparazione del 2023, anno in cui le città di Brescia e di Bergamo saranno capitali della cultura.
A declinare il tema di quest’anno “Essere umani”, saranno: il Sindaco di Brescia Emilio Del Bono, il Sindaco di Bergamo Giorgio Gori e il Sindaco di Cremona Gianluca Galimberti, le tre province che ospitano quest’anno la kermesse. Con loro il Presidente della Provincia di Brescia Samuele Alghisi, da sempre grande sostenitore del Festival, il Presidente Commissione Speciale Carceri della Lombardia Gian Antonio Girelli e il Capo di Gabinetto della Prefettura di Brescia Stefano Simeone. Modererà l’incontro il giornalista e scrittore Tonino Zana.


Patire insieme è l’argomento su cui si confronteranno ricordando l’incredibile team effort che li ha visti protagonisti nel fronteggiare l’emergenza sanitaria del Covid-19
. Non mancheranno il saluto del sindaco di Orzinuovi Gianpietro Maffoni e quello del sindaco di Villachiara, Laura Bonfiglio, che ospita la tappa del Festival.
Patire insieme e riflettere su cosa ha significato, sarà un momento molto alto, una sorta di cartina di tornasole di che cosa significhi provare la vulnerabilità della natura umana attraverso l’irrinunciabile testimonianza dei primi cittadini di località messe in ginocchio dal Coronavirus. Cosa significa essere in prima linea mentre gli ospedali si affollano, le sirene delle ambulanze infrangono un silenzio surreale, i dispositivi scarseggiano, i contagi si moltiplicano, il numero dei decessi cresce senza tregua e la paura e l’angoscia dei cittadini diventano, esse stesse, contagiose, tanto da richiedere, per Bergamo, l’intervento delle forze militari per l’impossibilità di contenere nelle chiese l’innumerevole quantità di bare.

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