C’è il via libera: Brescia e Bergamo Capitali della Cultura nel 2023

Approvato ieri in commissione alla Camera l'emendamento. Si lavora subito: non ci sarà concorrenza.

(red.) Brescia e Bergamo saranno ufficialmente Capitale italiana della Cultura nel 2023. Nella serata di ieri, venerdì 3 luglio, come era stato annunciato, in commissione Bilancio alla Camera è stato approvato un emendamento, in realtà riformulato poi dal Governo, al decreto Rilancio e che renderà le due città poli dominanti della cultura a livello italiano tra tre anni. E la grande novità riguarda il fatto che non dovranno presentare istruttorie o dossier per vincere la concorrenza, visto che di concorrenza non si tratta. Il Governo, attraverso l’emendamento al decreto Rilancio che dovrebbe essere approvato da Montecitorio entro mercoledì 8 luglio (il testo arriverà lunedì 6) con la questione di fiducia e poi al Senato il 18 luglio, intende promuovere in via straordinaria le due città più colpite dall’emergenza sanitaria da Covid-19.

Questo vuol dire che, nel momento in cui tra circa due settimane ci sarà il voto definitivo e finale sul decreto, Brescia e Bergamo potranno iniziare a lavorare al progetto condiviso. Saranno quindi chiamate a presentare al Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo un progetto entro il 31 gennaio 2022 con una serie di iniziative per promuovere e incrementare l’immagine del patrimonio culturale materiale e immateriale. E ovviamente non manca la soddisfazione da parte delle due città. “È un riconoscimento che ci aspettavamo – dice il primo cittadino di Brescia Emilio Del Bono – è una grande occasione che impegnerà la nostra comunità in un progetto di lungo respiro per valorizzare, tutelare, far conoscere il nostro patrimonio. Trovo lungimirante il gemellaggio con Bergamo.

Questa alleanza dà una prospettiva per costruire progettualità comuni. Ormai si deve ragionare per spazi territoriali, non più per singole città o province”. E lo stesso sindaco ha annunciato la formazione di un comitato organizzatore ristretto con un altro organismo per scrivere il progetto. E sulla stessa onda della soddisfazione c’è anche il primo cittadino di Bergamo Giorgio Gori. “Siamo felici e onorati per questa prima decisione. La scelta di anticipare il riconoscimento di Bergamo e Brescia a Capitali italiane della Cultura 2023 ci ha colti di sorpresa ma ci riempie di orgoglio. Vi leggiamo infatti la condivisione della sfida – dice il sindaco – che le nostre due città hanno inteso lanciare insieme attraverso la candidatura congiunta: unire le forze per rilanciare attraverso la cultura un territorio colpito come nessun altro dall’epidemia, fare della cultura la bandiera della rinascita delle nostre città. Aver fin d’ora fissato il traguardo del 2023 ci consente di avviare un lavoro di progettazione che vogliamo il più possibile corale ed inclusivo, convinti che la cultura possa rappresentare una cura preziosa per le nostre comunità ferite”.

Soddisfazione è stata espressa anche dagli assessori alla Cultura delle due città. “Sono felice – commenta Laura Castelletti per Brescia – è un sogno che si sta realizzando, un progetto a cui penso da anni,una meravigliosa opportunità. Il Governo mostra di avere fiducia nelle nostre città e noi stiamo lavorando per creare qualcosa di unico. Abbiamo già svolto diversi incontri e devo dire che dal territorio stiamo ricevendo risposte entusiastiche, ci sono molte energie, tante realtà, istituzionali e non, pronte a scendere in campo con passione, condividendo forze, idee e risorse. E’ un obiettivo ambizioso di rilancio sociale e culturale, che non si esaurirà con il 2023, ma traccerà una strada innovativa. Ripartiremo dalla cultura e dal nostro patrimonio, ma non sarà un punto di arrivo, ma una tappa di un percorso che ci porterà a esplorare interessanti opportunità”.

“E’ un ottimo auspicio – dice l’assessore di Bergamo Nadia Ghisalberti – per l’inizio di un percorso che unisce i due territori in un progetto che sarà condiviso sin dall’inizio. Tutte le associazioni culturali della città, da quelle più internazionali alle realtà più piccole e di quartiere, hanno accolto l’annuncio della candidatura congiunta con grande entusiasmo. Una candidatura che ha avuto un così largo sostegno dai sindaci lombardi e ora dal Governo, ci dà una grande responsabilità e ci impegna tutti perché diventi una opportunità di rilancio”. E in serata anche il governatore lombardo Attilio Fontana ha espresso la sua soddisfazione. “Unite da ciò che sempre le ha caratterizzate e rese famose nel mondo: l’arte, la storia e la tradizione. È sufficiente pensare alla Città Alta o al Museo di Santa Giulia – scrive Fontana su Facebook – per comprendere come Bergamo e Brescia meritino questo riconoscimento. Tutta la Lombardia sosterrà Bergamo e Brescia per questo importante evento”.

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