Pisogne, riaffiora un nuovo affresco del Romanino

(red.) Nella giornata di sabato 22 dicembre a Pisogne, nel bresciano, si sono conclusi con l’inaugurazione i lavori di restauro a un affresco che è stato attribuito a Girolamo Romanino. Si tratta di un anno e mezzo di studi e cantieri finanziati per 120 mila euro dalla Fondazione Santa Maria della Neve per rendere pubblica un’opera che sarebbe straordinaria. Si trova all’interno della chiesetta dedicata a San Nicola di Tolentino nella casa di riposo del paese e al confine proprio con la chiesa di Santa Maria della Neve. L’affresco risale a un’epoca compresa tra il 1533 ed il 1537 e in cui si vedono la Beata Vergine e l’Arcangelo Gabriele.

A rendere epica questa scoperta, come emerso, il fatto che quell’opera non sia stata inserita in alcuna bibliografia o libro di storia dell’arte. Quindi, si tratta di un’assoluta novità. Romanino avrebbe decorato l’ex foresteria (attuale chiesetta della casa di riposo) nella prima metà del 1500. In seguito venne tutto coperto con la calce dai frati Agostiniani che avevano fatto chiudere il passaggio alla sagrestia. Ma l’umidità dei mesi precedenti a dicembre ha fatto riemergere quel riaffresco di un’Annunciazione e ben conservato. Si è poi dato spazio ai lavori per far riemergere completare quel capolavoro e ora per Pisogne si aprono nuove prospettive di studio e turismo artistico. Il “nuovo” affresco potrebbe far parte di uno dei numerosi itinerari di visita già aperti e dedicati al Romanino.