Brescia Musei, Di Corato non sarà più direttore

Ha vinto un concorso e dal 2019 sarà operativo solo a Lugano, nel suo paese di residenza. A inizio ottobre i lavori per rimuovere le statue di Paladino.

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(red.) Cambia la guida tecnica e artistica della Fondazione Brescia Musei. Luigi Di Corato, infatti, non sarà più il direttore dopo aver vinto un bando a Lugano e dove curerà la cultura. In realtà opererà ancora tra la Svizzera e Brescia fino alla fine del 2018, poi tornerà a casa, considerando che ha sempre mantenuto la residenza a Lugano. Nell’arco di questi mesi la Fondazione dovrà preparare un nuovo bando per scegliere il nuovo direttore, mentre il sindaco Emilio Del Bono e l’assessore alla Cultura Laura Castelletti hanno ringraziato Di Corato per il lavoro svolto in questi anni.

Alla sua attività si legano le mostre di Mimmo Paladino, quelle di Chagall e Dario Fo, sul Dadaismo, Tiziano e il 500. Oltre alla riapertura della Pinacoteca Tosio Martinengo. E a proposito di Paladino, dai primi giorni di ottobre inizieranno i lavori per rimuovere le statue che nell’arco di un anno e mezzo, dal maggio del 2017, hanno abbellito la città. Nell’arco di un paio di settimane tutte le opere torneranno in mano all’artista, mentre la Loggia metterà mano alla nuova mostra itinerante con un altro personaggio.

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