Dalla Regione contributi per i musei bresciani

L'assessore lombardo Cappellini ha presentato la graduatoria sugli 800 mila euro di finanziamenti per valorizzare le sedi museali in tutta la provincia.

(red.) “Grazie al nostro bando di oltre 760 mila euro, siamo riusciti a finanziare 60 progetti per valorizzare i musei lombardi, che rappresentano sempre di più un’eccellenza nazionale”. Così l’assessore lombardo alle Culture, Identità e Autonomie Cristina Cappellini ha commentato la pubblicazione della graduatoria dei beneficiari dell’ultimo bando relativo alla valorizzazione e promozione dei musei lombardi. “Sono davvero soddisfatta del risultato di questo bando in quanto siamo riusciti a finanziare tutti i progetti che hanno rispettato i requisiti richiesti dalla Regione. Quest’anno abbiamo voluto porre l’attenzione sui temi delle identità locali, dei giovani e della disabilità, che rappresentano delle priorità per Regione Lombardia, anche alla luce della nuova legge sulle politiche culturali regionali approvata nell’autunno scorso.

Con questo importante strumento siamo riusciti a finanziare progetti in tutte le dodici province lombarde, premiando non solo realtà museali già consolidate, ma anche piccoli musei che senza l’aiuto della Regione non riuscirebbero a sopravvivere e che rappresentano realtà straordinarie per le nostre comunità. Ancora una volta – continuato Cappellini – il sistema museale lombardo si dimostra vera eccellenza nazionale. Un settore culturale straordinario che registra numeri sempre più importanti per quel che concerne i visitatori e i servizi offerti. Sicuramente uno dei principali fattori che contribuisce al successo dei musei lombardi è l’Abbonamento Musei, un importante progetto che noi, come Regione Lombardia, abbiamo fortemente voluto e nel quale continuiamo ad investire per andare incontro, in termini economici e di offerta culturale, ai nostri cittadini”.

Per quanto riguarda il bresciano, sono diversi i progetti finanziati. “Benvenuti a Santa Giulia: potenziamento degli standard di accoglienza del Museo” con la Fondazione Museo Brescia e il contributo previsto di 25 mila euro. Progetto di allestimento per la revisione complessiva dell’area accoglienza e dei sevizi accessori, con la realizzazione di un blocco centrale plurifunzionale e l’ampliamento degli spazi di sosta e ristoro, nonché la realizzazione di un punto informativo dedicato al sito Unesco cui Santa Giulia appartiene, con il Parco archeologico. “Quello che so di te. Quando il museo si fa casa e si interroga
sui pubblici di oggi e di domani” della Fondazione PInAC di Rezzato per 9.500 euro. Il progetto, della tipologia “Educazione al patrimonio culturale”, si propone di implementare nuove strategie di mediazione, di coinvolgimento e posizionamento della raccolta museale nel territorio, per sostenere un processo di audience development, ossia accrescere la fruizione dei beni da parte di nuovi target di pubblico da fidelizzare.

“Gener-Azioni: per un’educazione al patrimonio del territorio per tutti i pubblici” del Sistema museale della Valsabbia di Gavardo per 5.500 euro. Con questo intervento, della tipologia “Educazione al patrimonio culturale”, il Sistema si propone il rafforzamento della configurazione dei musei, siti e parchi della Valsabbia a “sistema”. Si prevede inoltre l’acquisizione di una maggiore visibilità, a livello di comunicazione, del proprio patrimonio, degli istituti aderenti nonché la condivisione di percorsi progettuali e di eventi culturali destinati ai diversi pubblici che accedono alle istituzioni culturali del territorio (giovani in età scolare, pubblico adulto e “pubblici speciali”). “Storie d’acqua. Mappe idrografiche e meteorologia nei laboratori del Musil” del Museo dell’Industria e del lavoro di Brescia per 3.500 euro. Il progetto, di “Educazione al patrimonio culturale”, ha l’obiettivo di contribuire a diffondere la consapevolezza sull’importanza della risorsa acqua per la vita non solo della valle ma della pianura, con le sue città e attività produttive, fortemente dipendenti dall’acqua delle grandi valli alpine, sia in forma diretta attraverso i fiumi e laghi sia sotto forma di energia idroelettrica, tuttora importante anche se non più centrale come nella prima metà del secolo scorso.

“Il Tibet al Diocesano. La donazione Boni Benatti” della Fondazione Museo diocesano di Brescia di 14 mila euro. Finalità del progetto è allestire una sezione di arte tibetana grazie all’esposizione della Collezione Benatti, un unicum per l’Italia fatta eccezione per il Museo di arte orientale di Roma. “Il santo e la sua città” del Museo Piamarta di Brescia per 12 mila euro. Progetto di allestimento per la valorizzazione del fondo documentario del Padre Piamarta e il completamento dell’esposizione della Camera e dello Studio della Casa-Museo, oltre allo sviluppo della sezione dedicata alle attività della banda musicale voluta dal santo. “Il Museo delle armi e della tradizione armiera di Gardone Val Trompia si rinnova: nuovi allestimenti per comunicare nuovi contenuti” per 5 mila euro. Il progetto, di “Allestimenti museali” intende dotare di attrezzature multimediali l’attuale percorso didattico del museo e insieme ricostruire l’allestimento espositivo delle vetrine per poter esporre in maniera più puntuale i materiali, privilegiando la qualità del pezzo più che la quantità dell’esposizione e ciò mediante degli accorgimenti in grado di adattare la vetrina all’oggetto e non viceversa; questo anche per creare spazi flessibili in grado di adattarsi a pezzi diversi per una esposizione a rotazione.

“Progetto di rinnovamento della sezione preistorica” del Museo civico di Manerbio e del territorio per 8 mila euro. Progetto di allestimento per l’ammodernamento delle sezioni dedicate alla Preistoria e all’Età del Ferro per armonizzarle al resto del percorso espositivo e renderle fruibili anche ai non vedenti. Infine, “Nuova sezione archeologica presso il Musa di Salò” della Fondazione Opera pia e carità laicale e Istituto Londroniano di Salò per 17.600 euro. Si prefigge di allestire una nuova sezione archeologica all’interno del museo, trasferendovi l’intera collezione del Civico Museo Archeologico Mucchi, salvando i reperti da una situazione di degrado dovuta a un ambiente non idoneo all’ottimale conservazione degli stessi e valorizzandoli al tempo stesso, grazie ad una collocazione di maggior centralità.

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