Danza, al Grande doppio appuntamento

Giovedì il teatro ospita due performance di danza di livello internazionale. "Gut Gift" e "Love will tear us apart" sono il terzo appuntamento di Generazioni.

(red.) Doppio appuntamento con la danza giovedì 30 ottobre alle ore 21.00, con gli spettacoli “Gut Gift” e “Love will tear us apart”, terzo appuntamento del progetto Generazioni a confronto che la Fondazione del Teatro Grande propone al pubblico con l’intento di mettere in relazione due generazioni di “giovani coreografi”, illustrandone pratiche ed estetiche.
Gut Gift, Love will tear us apart e Parkin’son (quest’ultimo in scena il 16 dicembre) sono infatti tra le ultime produzioni di alcuni dei giovani coreografi più interessanti della scena internazionale, mentre i già rappresentati Pupilla e Terramara hanno gettato uno sguardo sulle coreografie degli anni ’80 e ’90. Vincitrice del Premio Equilibrio 2013 come miglior interprete, Francesca Foscarini ha scelto una delle migliori coreografe internazionali, Yasmeen Godder, per il progetto Gut Gift. Francesca Foscarini e Yasmeen Godder interrogano le dinamiche della creazione coreografica e la nostra percezione dell’autenticità dell’interpretazione danzata: la coreografia gioca a svestire un personaggio socialmente consapevole per metterne a nudo gli impulsi istintivi e animali. Queste due forze trainanti interne all’opera destabilizzano lo spettatore, giocando con la sua percezione di ciò che è autentico e vero. Il processo di sviscerare la propria parte animale è un modo per accedere ad un altro livello di consapevolezza? O si tratta piuttosto di un’esplorazione fisica che spera di creare un particolare effetto sul pubblico? In che modo lo sguardo del pubblico accresce, nutre, blocca o promuove le trasformazioni della performer?
E come il corpo poetico della performer va ad incarnare alcuni stereotipi femminili, spaziando dall’ipersensibile, all’emozionalmente carico, al primitivo e viscerale? Nella creazione di questo solo Yasmeen Godder sceglie di lavorare sulle sue peculiarità interpretative a partire da una serie di processi performativi e fisici, che non emergono necessariamente dal corpo e dalla psiche dell’interprete.
Nella stessa serata sarà proposto lo spettacolo Love will tear us apart, un assolo creato dal giovane regista e drammaturgo croato Saša Božić per l’interprete Petra Hrašćanec. Saša Božić è componente della compagnia De Facto, una delle principali realtà croate nel campo della ricerca. Regista di formazione teatrale sempre affascinato dalla danza, Božić lavora spesso in tandem con coreografi e performer per realizzare spettacoli che incorporano elementi di drammaturgia e di danza contemporanea. Ne è una riprova Love will tear us apart (che si ispira nel titolo ad uno dei pezzi più celebri dei Joy Division, gruppo cult della new wave), prima parte di una trilogia incentrata sulla relazione tra movimento e musica che  comprende anche Boys don’t cry (2012) e The Beatles (2014).
Creato su misura insieme alla performer Petra Hrašćanec, il lavoro incorpora e mescola generi differenti finendo per dare vita a una forma ibrida sospesa tra l’energia di un concerto rock e la quiete di una confessione intima. Partendo da un solo di danza astratta che riguarda solo il corpo e le dinamiche dello sguardo, il lavoro si apre ad un contesto artistico e sociale più ampio: l’amore del titolo si riferisce alla passione per l’atto stesso della danza, mentre il lavoro interroga la differenza tra la danza e la sua realizzazione come evento sociale attraverso la costituzione e la definizione della stessa performer. Petra Hrašćanec esegue brevi brani di danza su una selezione di canzoni d’amore, mentre nelle pause il pubblico osserva dettagli apparentemente effimeri riguardo le origini di questa produzione, l’intessitura della sottile trama di relazioni tra i poteri che definisce l’atto stesso della performance. Sospeso tra movimenti vigorosi e quiete, forza e concentrazione, Love will tear us apart vuole portarci all’interno del processo di pensiero che conduce alla creazione di un solo, accompagnandoci in tutti quei “luoghi oscuri” della mente del danzatore nei quali – in piena concentrazione – egli esita decidendo in quale direzione muoversi.
I biglietti per la serata del 30 ottobre e per tutti gli altri appuntamenti di Generazioni a confronto sono in vendita alla Biglietteria del Teatro Grande e sui siti teatrogrande.it e vivaticket.it (orari di apertura della Biglietteria del Teatro Grande: dal martedì al venerdì dalle 13.30 alle 19.00 e il sabato dalle 15.30 alle 19.00). Tutti gli spettacoli del progetto Generazioni a confronto si svolgono in Sala Grande ma, poiché è richiesta un’atmosfera raccolta, verrà utilizzata per il pubblico solo una parte della platea.

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