Fai Brescia, l’Organo Antegnati “luogo del cuore”

Fino al 30 novembre la possibilità di votare per il recupero del prezioso bene bresciano che oggi versa in stato di preoccupante degrado.

(red.) Il 30 novembre 2014 scade il termine per votare “Il luogo del cuore”, un’occasione straordinaria per esprimere il proprio amore per l’Italia, trasformare l’emozione del tifo in iniziativa concreta, incontrare chi condivide la stessa passione, chi ama le bellezze dell’Italia e vi continua a cercare e riconoscere la propria identità. Singolarmente si può segnalare il proprio/i propri luogo/luoghi del cuore.
Ma quest’anno sarà il gioco di squadra, il “tifo organizzato”, ad avere un’attenzione particolare. Il censimento è da sempre stato un grande veicolo di mobilitazione e di aggregazione, con la nascita di comitati spontanei. Un luogo dei cuori, insomma, di tanti cuori. Per questo, visto il grande successo della precedente edizione, oltre all’aiuto sostanzioso che il Fai e lo sponsor, Intesa Sanpaolo, daranno per recuperare il bene maggiormente votato, verrà data una possibilità particolare a quei beni che riceveranno più segnalazioni, come dimostra l’ultimo censimento: 20 interventi in 12 regioni italiane tra i beni segnalati nel 2012.
Il Comitato “Amici dell’Organo”, registrato al Fai, gruppo di cittadini uniti con l’obiettivo di promuovere le votazioni dell’Organo Antegnati del Duomo Vecchio di Brescia, sostenuto dal Gruppo Fai Giovani di Brescia, in collaborazione con il Comune di Brescia e la Parrocchia della Cattedrale, proprietari dell’immobile e dell’antico strumento, lancia l’appello e presenta iniziative volte a raccogliere migliaia di voti per il prezioso bene bresciano, significativo della nostra cultura, non solo musicale, e bisognoso di urgenti cure. Di rilevante unicità ed importanza storico-artistica, costruito da Giangiacomo Antegnati, dell’antica famiglia di organari bresciani, inaugurato nel gennaio 1538, con monumentale cantoria e prospetto in legno, purtroppo oggi versa in stato di preoccupante degrado (le canne sono deformate e divorate dal cancro dello stagno, la pittura ed il fondo in gesso mostrano evidenti segni di distacco, ed è in corso da tempo un attacco di insetti silofagi a tutte le parti lignee).

 

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