Brescia Musei, l’addio di Lechi
Il presidente della Fondazione che gestisce il Santa Giulia è arrivato al termine del suo mandato. Ora alla Loggia spetta la decisione del successore.
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(red.) La presidenza di Faustino Lechi è arrivata al capolinea. Dopo quattro anni governo della Fondazione Brescia Musei, ora la guida viene rimessa nelle mani del Comune che avrà l’arduo compito di scegliere una personalità competente e di fiducia per traghettare per altrettanti anni la Fondazione.
Ma prima di riflettere sulla nuova nomina Lechi ha il tempo di fare un discorso di chiusura. Il presidente ha parlato infatti lunedì, tracciando un bilancio del suo mandato. Un bilancio che per Lechi è positivo, visto soprattutto le difficoltà economiche ereditate in partenza. «Siamo riusciti a mantenere in equilibrio i conti – rinvendica Lechi-, ma voglio essere esplicito: non c’è margine per ulteriori tagli al bilancio». Scendere sotto gli attuali 2,2 milioni garantiti dalla Loggia, per l’attuale presidente sarebbe dunque rischioso.
Con l’addio di Lechi dovrebbe comunque avere termine una stagione politica e, sia Emilio Del Bono che la vicesindaco Castelletti, hanno dichiarato di voler mutare indirizzo alla governance, con l’ingresso dei privati. La partita sulla nomina del sostituto è nelle mani del sindaco Emilio Del Bono, che farà una prima scrematura con la giunta. La nomina arriverà poi dal consiglio direttivo di Brescia Musei, in cui quattro membri su sette, presidente compreso, spettano alla Loggia (gli altri alle fondazioni Cab e Asm, oltre che alla Camera di commercio).
«Ci dovrà essere una grande sintonia – afferma Lechi – e un rapporto di piena fiducia tra l’assessore alla cultura, il manager e il presidente. Solo così la Fondazione potrà davvero avviare una fase nuova».
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