Ctb, spending review e più peso al Comune

Dopo la decisione di rivedere i finanziamenti allo Stabile, il sindaco Emilio Del Bono ha inviato una lettera al Ctb in cui chiede di rispettare lo statuto.

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(red.) Oltre a ritenere troppo esosi i contributi versati al Ctb, la Loggia ne contesta anche la gestione. Non si arresta la discussione fra il Comune e la dirigenza del Teatro Stabile bresciano. Dopo la polemica nata dalle dichiarazioni del vicesindaco Laura Castelletti, che nelle score settimane ha comunicato di voler dirottare parte dei finanziamenti concessi al Ctb su altre iniziative culturali, il direttore Angelo Pastore e la presidente del Ctb Carla Boroni, avevano replicato lividamente chiedendo il sostegno, prontamente concesso, della Regione.
Ora però è lo stesso sindaco Emilio Del Bono ad aggiungere altri rimproveri. La settimana scorsa il sindaco ha deciso di prendere carta e penna e di scrivere una lettera aimembri del Cda in cui venivano contestare alcune inadempienze rispetto allo Statuto. A non piacere al primo cittadino è il peso dello stesso comune all’interno dell’assemblea a fronte dell’oneroso impegno economico comunale. Se la Regione ci mette 160 mila euro e la Provincia 200 mila, infatti, la Loggia estrae dal portafogli 380mila euro ogni anno (ma il finanziamento arriva fino ad oltre un milione se si contano spese di gestione e quote versate da A2A e Fondazione Asm). Secondo lo statuto infatti il Ctb dovrebbe esigere pari trattamento economico sia dal Comune che dalla Provincia.
Alla missiva ha, poi, fatto seguito un incontro, lunedì scorso, tra il sindaco Del Bono con la suo vice Castelletti e la presidente del Ctb Carla Boroni. Sul tavolo la spending review che comporterebbe inizialmente un taglio dell’8-9% sull’attuale fatturato annuale che supera i 3 milioni di euro. I tagli si muovono lungo quattro direttrici: la spesa per le utenze, la spesa per gli affitti, gli eventi collaterali ed in una seconda fase la razionalizzazione di consulenze e personale. La spesa per le utenze si aggira attorno ai 90mila euro annuali e sono in carico al Comune. La richiesta è che ora queste vengano sostenute direttamente dallo Stabile. Allo stesso modo ai responsabili del Ctb viene chiesto di risparmiare sulla sede e sui magazzini, attualmente presi in affitto da privati, con un costo che si aggira attorno ai 70mila euro annuali. In questo caso la Loggia metterebbe a disposizione degli spazi comunali vuoti che possono essere comodamente utilizzati sia per una nuova sede sia per il deposito di tutte le attrezzature.
Un ulteriore risparmio viene auspicato attraverso l’abbandono delle cosiddette «iniziative collaterali» che vengono promosse dal Ctbma che, secondo la Loggia, non sarebbero strettamente attinenti all’attività teatrale: garantirebbe un risparmio di altri 50mila euro. Più delicato e ancora da affontare nel nodo la questione delle spese per il personale. Certo è che dai veleni a distanza ora si è passati almeno al dibattito, che ci si augura possa diventare costruttivo.

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