Palazzolo, Matteo Pedrali ‘profeta in patria’

(red.) Manca poco più di un mese alla mostra di Palazzolo che verrà inaugurata il 21 settembre e i preparativi fervono.
Per il centenario della nascita, i dipinti di Matteo Pedrali (scomparso nel 1980) torneranno nella sua Palazzolo. L’esposizione coinvolgerà più di cento opere dell’artista bresciano, protagonista del cubo-futurismo internazionale, e sarà dislocata in due palazzi: Duranti-Marzoli e palazzo Panella. La mostra, voluta dall’Amministrazione comunale nella persona dell’assessore Gianmarco Cossandi, intende essere l’evento summa di tutte le opere, antologizzate e selezionate dal critico d’arte Davide Dotti.
Perché, in contemporanea con la grande esposizione, il Centro artistico e culturale propone una mostra di pittura e ceramica degli allievi della scuola d’arte “Aldo Kupfer” avente come tema due delle più grandi passioni del Pedrali: gli orologi e il lago d’Iseo. Nella biblioteca civica Lanfranchi vengono invece presentate le poesie scritte da Matteo Pedrali (altra produzione poco conosciuta dal pubblico) mentre a palazzo Damioli-Cicogna, sede della Fondazione Cicogna Rampana, vanno in vetrina, oltre ad oggetti, documenti e al cavalletto con la tavolozza appartenuti al Pedrali, i cartoni realizzati negli anni Trenta quali prove dell’affresco nella chiesa di San Giovanni Evangelista, a Mura.