S. Giulia, 50 dipendenti in cassa integrazione

Filcams Cgil in attesa di risposte dal Comune e dalla Fondazione Brescia Musei sul futuro dei lavoratori. Ridotti gli orari ed i servizi del circuito museale.

(red.) Un mese di silenzio, trenta giorni senza risposta.  E i dipendenti di Brescia Musei preoccupati per li loro futuro lavorativo.
In una lettera datata 7 maggio 2012 l’organizzazione sindacale  Filcams-Cgil chiedeva “urgentemente” al sindaco Adriano Paroli, all’assessore alla Cultura Andrea Arcai, al direttore della Fondazione Brescia Musei Giuseppe Mezzadri e al presidente Fausto Lechi “un incontro per discutere sulla situazione dell’appalto dei servizi museali generali” e “sul futuro della politica culturale del Comune di Brescia”. Una richiesta che è rimasta, al momento, inascoltata.
A partire dallo scorso anno, sottolineano i sindacati, “i Musei Civici bresciani hanno attraversato una serie di difficoltà, che si sono immediatamente ripercosse sulla condizione dei lavoratori addetti alle mansioni di sorveglianza, biglietteria, prenotazioni, libreria, guardaroba, custodia sostitutiva, pulizie”.
“Primo sintomo di crisi”, rivela la nota sindacale, “è stato l’annullamento della “grande Mostra”, originariamente prevista per la stagione 2011/2012 che ha comportato il venir meno di una preziosa occasione di lavoro per almeno un’ottantina di operatori a tempo determinato, che di anno in anno avevano avuto l’opportunità di essere adibiti ai servizi connessi alle “grandi Mostre” allestite presso il piano superiore del Museo di Santa Giulia”.
I sindacati sottolineano anche che è stato soppresso l’info point del Santa Giulia, ridotte le pulizie del 20%, sfoltiti gli orari di apertura. Sul sito del Museo c’è scritto che è aperto tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle 10 alle 18. Nella realtà le cose funzionano diversamente e gli orari invece sono “a singhiozzo”.
“Dimezzati gli orari di apertura dei Musei del Castello (Museo del Risorgimento e Museo delle Armi), la soppressione di varie postazioni di sorveglianza presso il Museo Santa Giulia e la conseguente chiusura ad orari alterni di alcuni settori dello stesso museo”.
Una riduzione che, viene spiegato, “ha reso necessario il ricorso alla cassa integrazione in deroga, per parte dell’orario di lavoro, per tutti gli operatori dei servizi museali generali in tutte le sedi dei Musei Civici bresciani, con tutte le ristrettezze e le incertezze”, viene rimarcato, “che ciò comporta per lameno uan cinquantina di lavoratori e le loro famiglie”.
Oltre a ciò, a mettere “il carico da novanta” su una situazione già critica, i sindacati fanno sapere che è stato emesso un nuovo bando di gara per l’appalto dei suddetti servizi, “A condizioni decisamente mutate e volte ad ulteriori pesanti riduzioni, anche in vista del rinvio, addirittura al 2015, della riapertura della Pinacoteca Civica Tosio-Martinengo, che da tempo era invece data per certa per l’inizio del prossimo anno”.
Quasi certo poi l’annullamento anche della prossima esposizione sulla civiltà dei Maya, “unico evento espositivo della stagione 2012/2013”.

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