A Cerveno la suggestione della Santa Crus

Domenica 20 e sabato 26 la manifestazione devozionale che porta in scena la rappresentazione della Via Crucis. 130 i figuranti coinvolti.

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(red.) Grande attesa in Valle Camonica per  la Santa Crus di Cerveno (Brescia), manifestazione a cadenza decennale dalle significative valenze popolari, folcloristiche, artistiche, religiose, storiche e sociali di origini antichissime.
La celebrazione rappresenta la salita di Gesù al calvario dal momento della condanna alla sua crocifissione.
Più di centotrenta figuranti, scelti fra gli abitanti del luogo, partecipano alla messa in scena della vicenda devozionale e contribuiscono anche al confezionamento dei costumi, alla decorazione dell’abitato con fiori di carta e rami di abete trasformando il borgo in uno spazio scenico suggestivo.  Si ispira specificatamente alle statue (198) in legno e stucco di Beniamino Simoni e scuola di Fantoni racchiuse nel santuario della via Crucis adiacente la Chiesa parrocchiale. Il costumi dei figuranti si rifanno a quelli delle sculture a grandezza naturale, realizzate tra il 1752 ed il 1763, per le 14 stazioni della Via Crucis.
La Santa Crus di Cerveno presente la particolarità di non essere legata ai riti della Pasqua ma al 3 maggio giorno in cui il calendario, prima della riforma ecclesiastica, ricordava il ritrovamento della Santa Croce. Per questo motivo generalmente viene realizzata nella seconda metà del mese di maggio.
Quest’anno va in scena nel pomeriggio di domenica 20 maggio e in replica sabato  26 maggio in edizione notturna-serale su un percorso all’interno del centro storico. Il corteo ripercorre lke stazioni della Via Crucis, dalla condanna alla crocifissione di Cristo, parte dal Santuario, attraversa vie e località di Cerveno e si conclude ai Sendini.
La Santa Crus 2012 offre inoltre l’occasione di visitare il paese e di aprire i luoghi storici e religiosi (il Santuario della Via Crucis, la Casa Museo, il Mulino seicentesco, il Caseificio turnario) ai visitatori, considerando che questo borgo diventa, in quei giorni museo all’aperto ricco di immagini, di suggestioni e di iniziative culturali.

 

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