Muti con la Chicago Symphony Orchestra

Mercoledì 25 aprile il celebre direttore d'orchestra al Grande con il concerto della Cso per il 49esimo Festival pianistico internazionale. Biglietti esauriti da tempo.

(red.) Al via lunedì sera, a Roma, la tournee italiana della Chicago Symphony Orchestra (Cso) diretta da Riccardo Muti: la prestigiosa compagine americana, reduce da successi da primato in Russia, si esibisce al Teatro dell’Opera sotto la bacchetta magica del maestro italiano, che del Costanzi è peraltro Direttore onorario a vita.
La serata romana ha l’aura del grande evento: per la visita eccezionale della Cso, considerata l’ ‘ammiraglia’ fra le grandi orchestre americane, e per il ritorno del maestro, cui il pubblico romano si è ormai affezionato come a una presenza irrinunciabile. La sua ultima direzione a Roma era stata per il Macbeth di Verdi con la regia di Peter Stein lo scorso dicembre.
Il programma romano, che viene ripreso anche nelle tappe successive della tourne, compresa quella bresciana, prevede brani e autori molto amati dal maestro, e rappresenta anche un duplice omaggio all’Italia e alla Russia, dove appunto si è svolta la prima parte del tour oltreoceano dell’orchestra (due concerti a Mosca il 18 e 19 e uno ieri a San Pietroburgo): la Suite da Il Gattopardo di Nino Rota, il poema sinfonico Tod und Verklaerung (morte e trasfigurazione) di Richard Strauss, e la 5. Sinfonia di Dmitri Shostakovic, il compositore russo inviso al regime sovietico, che la scrisse nel 1937, in pieno terrore staliniano.
Dopo Roma, la tournee prosegue con tappe a Napoli il 24, a Brescia il 25, per chiudere il 27 in ‘casa’ a Ravenna, città dove il maestro risiede. Anche al San Carlo a Napoli, dove Muti ha diretto l’ultima volta un concerto il 17 dicembre in chiusura delle celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia, si prevede una grande accoglienza per il maestro napoletano e la sua orchestra americana.
Grande attesa anche a Brescia, dove il concerto straordinario nel Teatro Grande si svolge nel quadro del 49esimo Festival pianistico internazionale, e ovviamente anche a Ravenna, dove Muti è di casa con la famiglia, e dove il concerto si tiene al Palazzo Mauro de Andrè, uno spazio gigantesco da 4.500. Per tutti e quattro i concerti i biglietti sono esauriti da tempo. L’apertura della tourne italiana a Roma era stata salutata dal sovrintendente dell’Opera, Catello De Martino, in un comunicato un paio di giorni fa, come un evento storico che “resterà nella storia del Teatro dell’Opera come una giornata memorabile”.
Per la Cso è questa la prima trasferta italiana da quando Muti ne ha assunto la direzione a settembre 2010. ‘Galeotta’ per il maestro fu peraltro un’altra tournee con la Cso, con tappa anche a Roma, di qualche anno fa: fu così corteggiato dall’ orchestra e l’intesa fu così assoluta che si fece poi convincere ad accettarne la direzione musicale. Dal 1971 la Cso ha fatto 37 tourne oltreoceano, di cui 28 in Europa: con questa il bilancio sale a 38 e 29. Prossimo impegno del maestro dopo questa tournee sarà a Vienna, dove dirigerà i Wiener Philharmoniker al Musikverein, mentre il suo prossimo come-back a Roma sarà a fine maggio per dirigere Attila di Verdi all’Opera di Roma (la prima è il 25).

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