Usa, sequestrato un quadro del Romanino

L'opera, di proprietà della Pinacoteca di Brera, è stata rivendicata da un discendente degli antichi possessori. Forse fu trafugata dai nazisti nel 1941.

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(red.) Un dipinto del XVI secolo di proprietà dal 1998 della Pinacoteca di Brera, prestato a marzo per una mostra sul Barocco al Mary Brogan Museum di Tallahassee, in Florida, è stato sequestrato dalla polizia doganale degli Stati Uniti perchè si sospetta che sia stato trafugato durante la seconda guerra mondiale.
Si tratta del ”Cristo portacroce trascinato da un manigoldo”, dipinto nel 1538 da Girolamo Romano di Brescia, detto il Romanino.
Dopo l’apertura della mostra, ha scritto il New York Times, uno dei discendenti degli antichi proprietari, Giuseppe Gentili, ha riconosciuto il dipinto come uno di quelli saccheggiati alla sua famiglia dai collaborazionisti di Vichy e illegalmente venduti all’asta nel 1941, dopo che la famiglia Gentili era stata costretta ad emigrare per sfuggire ai nazisti. Chucha Barber, direttrice del Brogan, ha affermato che dopo l’inizio della disputa, il contratto con la Pinacoteca di Brera è stato esteso fino al 6 novembre, mentre la mostra è stata chiusa in settembre. Il procuratore distrettuale ha disposto il sequestro dell’opera, che è stata trasportata in una località segreta.
In un comunicato, la procuratrice distrettuale Pamela Marsh ha sottolineato che la legge federale degli Stati Uniti impedisce che il dipinto venga restituito fino a quando la disputa non sarà stata risolta.
Il suo ufficio, inoltre, ha ricordato che una corte d’appello francese nel 1999 ha costretto il museo del Louvre a riconsegnare alla famiglia Gentili cinque dipinti che ad essa appartenevano e che erano stati venduti ad un’asta.

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