Il villaggio di carta di Olmi e i panni di Tomboy

Molte le uscite nei cinema bresciani: dallo sguardo della Chiesa all'accoglienza dei migranti, all'identità sessuale dei bambini, da Final Destination 5 ad Abduction.

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(s.s.) Sono tanti i nuovi film in uscita questa settimana a Brescia e provincia. Partiamo da quello che, sebbene in programmazione solamente al Metropol in città, ci sembra il più meritevole di attenzioni.
Si tratta di Il villaggio di cartone di Ermanno Olmi, un’opera intensa e acuta sul ruolo della chiesa nell’accoglienza degli immigrati ma anche sulla riscoperta della sua identità originaria. Un parroco assiste allo smantellamento degli arredi della sua chiesa che viene giudicata ormai inutile. Spogliata di ogni ricchezza, diviene luogo di rifugio per un gruppo di disperati che fra quelle mura allestiscono il loro villaggio di cartone. Così anche il parroco, insieme con loro, riscopre il senso della propria chiamata in una chiesa quasi francescana e quindi molto più vicina all’ideale di accoglienza e povertà di quanto non lo fosse mai stata.
Un altro lavoro delicato e intelligente è quello che Céline
Sciamma fa con Tomboy. La regista indaga la scoperta, o comunque il primo approccio, all’identità sessuale di una bambina di 10 anni che decide di travestirsi da maschio per presentarsi ai suoi nuovi compagni, e come tale viene accettata. A dimostrazione che, nonostante ciò che il mondo adulto continua a voler ignorare, l’identità sessuale sia già presente nei bambini in età preadolescenziale. Anche in questo caso l’unico cinema ad averlo in programmazione è il Moretto in città. Al cinema Sociale c’è l’unica occasione in tutta la provincia di Brescia per assistere alla proiezione di Jane Eyre, film di Cary Fukunaga tratto ovviamente dall’omonimo romanzo di Charlotte Bronte.
La particolarità di questo film è la quasi totale adesione al complicato romanzo e al ritrovato ruolo maschile in passato quasi sempre relegato in secondo piano. La protagonista femminile, Mia Wasikowska, è la stessa di L’amore che resta, nuova pellicola di Gus Van Sant. Una storia d’amore fra due giovani che condividono l’esperienza di morte: lui perché dopo tre mesi di coma si è risvegliato con la notizia della morte di entrambi i genitori nello stesso incidente stradale, lei perché è malata terminale. Ma l’amore, alla fine, resterà a custodire il cuore di chi sopravvive.
Meno raffinati e più commerciali sono gli altri film in programmazione. A partire dal quinto capitolo, anche in 3D, della saga di Final Destination. Come per i precedenti quattro episodi, anche in questo caso il punto di partenza è sempre lo stesso: qualcuno ha una premonizione e salva un gruppo di persone da morte certa, così poi tocca alla Morte rincorrerli in situazioni assurde per completare il lavoro. Il coprotagonista di Twilight, Taylor Lautner, ha finalmente un film tutto suo, Abduction, in cui mettere in mostra muscoli e agilità oltre che la bravura di attore. Il film è ritagliato effettivamente sulle sue caratteristiche fisiche, Lautner non ha voluto usare stuntman, e mixa inseguimenti, adrenalina, thriller e la giusta dose di mistero. Infine l’altra pellicola italiana in programmazione è una commedia targata Carlo Vanzina, Ex: amici come prima, il quale ha sentito la necessità, non si capisce bene perché, di girare il sequel di Ex, il bel film di Fausto Brizzi apprezzato e pluripremiato nel 2009. Ma le nuove storie di Vanzina non hanno niente a che vedere con le precedenti: sono cambiati tutti i personaggi, tutti i ruoli e il sapore, che non è certamente quello fresco e simpatico che aveva saputo imporre Brizzi.
Il Piccolo Cinema Paradiso, come sempre, propone
una programmazione tutta sua: alle 20,30 c’è il documentario Altri seguiranno (intervista a Panagulis), mentre alle 21,15 c’è Il nastro bianco di Michael Haneke. In provincia, l’unica voce fuori dal coro è il Ctm di Rezzato che propone Il ragazzo con la bicicletta dei fratelli Dardenne. Come sempre, la programmazione completa dei cinema di città e provincia è pubblicata nella sezione Cinema del sito.

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