Le palafitte del Garda all’Unesco

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    aratro lavagnone.jpgQuattro siti bresciani sono ora patrimonio mondiale dell'umanità.


    palafitte lucone.jpg(red.) Anche i siti palafitticoli del Garda, insieme al complesso longobardo di Santa Giulia di Brescia, sono stati dichiarati dall'Unesco patrimonio mondiale dell'umanità nell'ambito del più ampio progetto riguardante i siti dell'arco alpino.
    Il progetto elaborato dalla Svizzera coinvolge Italia, Germania, Francia, Slovenia e Austria. Dei circa 1.000 abitati dell'epoca delle palafitte rinvenuti nell'arco alpino ne sono stati selezionati 152.
    Di questi, quattro sono collocati nella nostra provincia: quello del Lavagnone di Desenzano, di Lucone di Polpenazze, di Sirmione e de Il Gabbiano di Manerba.
    Al Lavagnone è stato rinvenuto l'aratro intero più antico del mondo, vecchio di 4.059 anni, e perline di fayence, il materiale vetroso più antico rinvenuto in Italia. E ancora i resti di una capanna rettangolare col focolare interno e una “timber trackway”, formata da frasche e assi di legno, una sorta di strada ‘sopraelevata’ per evitare di sprofondare nel fango.
    A Lucone di Polpenazze venne ritrovato nel 1965 un’antica piroga preistorica custodita presso il museo di Gavardo.
    La bella notizia è stata accolta con gioia dagli addetti ai lavori e dai comuni coinvolti. L’amministrazione di Desenzano ha fatto sapere di avere deciso per l’acquisto dell'area del Lavagnone, così da realizzare un sito archeologico aperto.

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