“Vi presentiamo la mediateca”

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mediateca.jpgUn patrimonio della città. Da far conoscere ai bresciani. Anche con un concerto.


(f.z) Un concerto d'eccezione, con i jazzisti Gianluigi Trovesi e Gianni Coscia, con lo scopo di promuovere e far conoscere uno dei servizi più interessanti ma forse meno noti delle biblioteche di Brescia: la mediateca, che si trova nel cortile del Broletto, in piazza Martiri di Belfiore 6.
Peccato che la scelta di svolgere il concerto nel Salone Storico della Queriniana, in via Mazzini, abbia lasciato pochissimo tempo a disposizione per prenotare i soli 100 posti liberi.
I cittadini interessati a sentire i grandi clarinettista e fisarmonicista martedì 3 novembre possono anche provare a telefonare allo 0302978282 o scrivere a mediateca@comune.brescia.it per prenotare, ma probabilmente il tentativo andrà a vuoto.
"Dobbiamo valorizzare di più questo luogo", ha esordito l'assessore alla Cultura Andrea Arcai nel presentare l'iniziativa, "che per ora viene frequentato moltissimo da addetti ai lavori, ma in realtà ha una vocazione per tutti i cittadini, a complemento della nostra biblioteca".
All'interno della mediateca, si possono prendere a prestito audiovisivi (oltre 10mila tra Dvd e Vhs) che includono film, documentari, video musicali e registrazioni teatrali, musica (quasi 13mila cd) di diverse varietà e generi, Cd rom multimediali (circa 400) che vanno da corsi di lingue alle enciclopedia di vari campi del sapere.
Oltre 4mila sono stati i prestiti del mese di ottobre, ma i servizi non terminano qui.
"Siamo orgogliosi di due iniziative: AdOrecchio e De-mostriamo", ha spiegato il direttore della Queriniana Ennio Ferraglio. "AdOrecchio è un servizio di segnalazioni discografiche, un foglio informativo che pubblichiamo sul nostro sito internet. De-mostriamo è un archivio dei bresciani che suonano ma non hanno (ancora) la possibilità di avere una casa discografica alle spalle, che possono portare il loro demo e renderlo fruibile alla cittadinanza. Per ora ne abbiamo un centinaio".
"In questi anni abbiamo puntato alla qualità e all'attenzione di artisti e opere che non sempre identificabili immediatamente con il successo", ha spiegato il responsabile della Mediateca, Luigi Radassao, "ci manca un po' di visibilità, molti arrivano e ci chiedono da quando siamo aperti, ma il servizio è attivo dal 2001".
Secondo Stefano Renga, collaboratore dell'assessore Arcai, "questo è l'ultimo traguardo della cultura e bisogna pubblicizzarlo di più. Oggi l'apprendimento passa attraverso questi strumenti. Inoltre i gruppi musicali dovrebbero utilizzare questa vetrina al massimo, anche perché essere pubblicamente reperibili è una forma di tutela dallo 'scippo' anche per chi non ha ancora la possibilità di iscriversi alla Siae".
Infine, ha aggiunto – pensando anche al fratello Francesco, che fa il cantante – "bisogna invitare gli artisti bresciani che hanno avuto successo a donare copie autografate delle loro discografie, offrire le loro collezioni".

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