Il maestro di arti marziali arrestato: “Sono innocente”

Salvatore Cafiero, 52 anni, ai domiciliari per violenza sessuale ed altre imputazioni, ha dichiarato la sua estraneità ai fatti affermando di non "avere costretto nessuno".

Brescia. Si difende dalle pesantissime imputazioni a suo carico (violenza sessuale aggravata, truffa, riduzione in schiavitù, esercizio abusivo della professione medica e commercio abusivo di farmaci illegali) Salvatore Cafiero, il 52enne maestro di arti marziali arrestato dai carabinieri del Norm della compagnia di Chiari e della stazione di Cologne e finito ai domiciliari mercoledì, nella sua casa di Paitone (Brescia), dopo la denuncia di tre sue giovani allieve.
Il legale dell’uomo, Vittorio Tria, ha dichiarato che il suo assistito è «assolutamente tranquillo», e rigetta tutte le accuse.
Nell’inchiesta risultano indagati anche la moglie 42enne di Cafiero, e un amico, un promotore finanziario di 53 anni, attualmente residente in Cina.
Nell’interrogatorio di garanzia davanti al Gip il 52enne si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Cafiero avrebbe comunque fatto sapere, attraverso il suo avvocato, che le cene finite sotto la lente degli inquirenti, quelle in cui sarebbero avvenuti i presunti incontri sessuali di gruppo, erano “libere” e che “nessuna donna era costretta a parteciparvi”, sottolineando che chi lo faceva era accompagnata dai rispettivi fidanzati.
Il karateca avrebbe approfittato del proprio carisma per “soggiogare” le sue giovani allieve, costringendole a rapporti sessuali di gruppo a cui lui stesso avrebbe in qualche caso partecipato.
Alcune delle vittime, tutte donne, hanno denunciato di aver subito violenze sessuali in queste situazioni. Gli episodi si sarebbero consumati tra il 2020 e il 2022.
Nella palestra di Brescia, dove insegnava arti marziali, il “maestro” avrebbe praticato anche agopuntura senza averne titolo, così come avrebbe prescritto farmaci anoressizzanti o finalizzati al miglioramento e potenziamento delle prestazioni sessuali, il cui commercio sul territorio nazionale è vietato, importandoli dall’estero. I locali della palestra sono stati posti sotto sequestro preventivo dalla magistratura.
Infine, attraverso un broker finanziario di sua conoscenza anch’egli indagato, il 52enne avrebbe convinto i parenti di alcuni frequentatori della palestra ad investire ingenti somme di denaro, promettendo elevate rendite mensili, mai verificatesi.

 

 

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